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Forti perplessità del Circolo Legambiente sull’ascensore al Castello di Gorizia

Legambiente ritiene doveroso presentare alcune obiezioni e perplessità in merito all’impianto di risalita al castello. Innanzitutto l’opera comporterebbe un non trascurabile impatto paesaggistico e visivo, infatti, sebbene a livello della piazza l’impianto non sarà visibile, basterà cambiare prospettiva, allontanandosi e guardando il colle da Est e Sudest per poter vedere sia la stazione di risalita che l’ascensore vetrato.
Altro aspetto rilevante è quello riguardante la mobilità: un impianto di tale portata è palesemente sproporzionato rispetto alle esigente di mobilità urbana. Opere del genere sono giustificate in città come Bergamo, che ha una popolazione tre volte superiore a Gorizia, in cui il traffico urbano diventa veramente importante, oppure come Orvieto in cui il dislivello tra la parte bassa e quella alta del comune è di 160 metri, a Gorizia sarebbero meno di 60 metri.

L’impianto di risalita non può essere considerato conveniente neanche come possibile attrazione turistica perchè nemmeno città come Salisburgo e Lubiana, che registrano ben più di un centinaio di turisti al giorno, riescono a coprire i costi di gestioni delle loro funicolari; se non facendo pagare un biglietto.
In tempi di ristrettezze economiche crediamo che valga la pena ponderare con la massima attenzione le spese: 2,5 milioni di euro (più spese di gestione) potrebbero risolvere problemi presenti sul territorio o utilizzabili per investimenti come una seria rete ciclabile o il rilancio del parco del Calvario.
Legambiente pertanto si dichiara contraria all’opera in quanto critica dal punto di vista paesaggistico, costosa nella realizzazione e manutenzione e di dubbia utilità complessiva.

 

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