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E’ nato il Coordinamento contro l’Ascensore al Castello di Gorizia. Presente anche Legambiente

Primo comunicato stampa del “Coordinamento delle Associazioni contro l’ascensore di Gorizia”

In data 7 febbraio 2011 presso la sede della rivista Isonzo-Soča, ospitate dall’Associazione Culturale Forum per Gorizia (che – precisiamo in seguito agli erronei articoli apparsi sulla stampa i giorni scorsi – non ha svolto altro ruolo se non quello di ospitare la riunione e di prenderne parte alla pari degli altri gruppi), si sono riunite spontaneamente, dando vita ad un “Coordinamento delle Associazioni contro l’ascensore di Gorizia”, sei associazioni cittadine che operano in vari ambiti – il Gruppo Archeologico Goriziano, Ambiente Italia, Legambiente Gorizia, Italia Nostra, il Forum per Gorizia, il Gruppo Scout Agesci Gorizia 2 e l’associazione Principesca Contea di Gorizia – per discutere e prendere posizione pubblica comune in merito al progetto dell’impianto di risalita al Castello di Gorizia, da noi ritenuto per molte ragioni inutile, diseconomico, deturpante il patrimonio paesaggistico e culturale.


I principali problemi emersi in merito al progetto sono i seguenti:
inutilità  dell’opera poiché, in base alle rilevazioni effettuate alla fine dello scorso anno, l’afflusso turistico a Gorizia è diminuito del 17% tra il 2009 e il 2010, e allo stato attuale non è presente alcun programma sistematico di sviluppo e valorizzazione culturale tale da giustificare un’opera di queste dimensioni (programma che tra l’altro dovrebbe precedere opere di collegamento). L’attrattiva a salire in Castello non potrà mai essere la realizzazione dell’ascensore in sé e per sé, ma per esempio un percorso turistico che comprenda il Castello stesso ed altri luoghi significativi come i Musei Provinciali, il Parco Coronini, e magari anche siti extra-cittadini come il Collio o Gradisca, o la realizzazione di piste ciclabili o del tanto millantato “Museo dell’Isonzo”;
costo dell’opera, in quanto le spese per la sola realizzazione si aggirano attorno ai 4 milioni di euro, ed è già nota la mancanza di copertura finanziaria dell’opera al 100%, in quanto le cabine non sono incluse nel finanziamento regionale col quale verranno invece realizzate le infrastrutture; visti anche altri progetti analoghi ipotizziamo che i costi di gestione ordinaria non saranno sicuramente inferiori ai 100.000 € annui, ed è impossibile, per recente ammissione dello stesso Assessore Del Sordi, che vengano interamente coperti dal pagamento del biglietto dell’ascensore da parte dei suoi fruitori, andando così a gravare ulteriormente sul bilancio comunale e ricadendo quindi sulle tasche dei cittadini, o comportando il taglio di altri servizi invece essenziali;
deturpamento del patrimonio paesaggistico e storico-archeologico: l’impianto ha già provocato il parziale disboscamento del colle, prevede la distruzione una parte della cinta muraria cinque-seicentesca – uno dei pochi esemplari ancora completi nell’ambito di una cittadella fortificata tardo-rinascimentale, come si evince dalla pubblicazione effettuata in merito da Italia Nostra nel 2008 – rovinerà la vista del castello che si ha dal centro di Gorizia con la costruzione di un belvedere, ed utilizzerà un torrione per la realizzazione del terzo ascensore; inoltre la stazione di arrivo e l’ascensore vetrato, ben visibili da lontano, provocheranno una rottura visiva ed una profonda incoerenza fra il castello, il colle verde e il profilo degli edifici del centro storico, ben lontani dall’idea di un’opera a basso impatto visivo prevista in prima istanza. Non sono infine da escludere eventuali rischi idro-geologici, vista la qualità del substrato sul quale poggerà l’opera;
mancato abbattimento delle barriere architettoniche, dal momento che una volta giunti nella fortezza con la risalita meccanica i percorsi all’interno del Castello rimarranno preclusi a persone diversamente abili (problema risolvibile con l’acquisto di speciali carrozzine di dimensioni ridotte, già adottate altrove per scopi analoghi, e con l’assunzione di personale deputato esclusivamente alla loro movimentazione) come tutta la zona di borgo castello.
Abbiamo inoltre potuto appurare che con un bus, elettrico o tradizionale, che da p.zza Vittoria arrivi fino all’ingresso del Castello ed un budget di 100.000 € annui, ovvero i soldi previsti nella più rosea delle ipotesi come costi di gestione degli ascensori, si potrebbe ottenere un servizio meno impattante dal punto di vista storico-ambientale, più ecologico, meno dispendioso, e dotato di una maggiore flessibilità nei confronti delle esigenze del flusso turistico locale.
Per tutte queste ragioni e per altre attualmente ancora in fase di analisi, il “Coordinamento delle Associazioni contro l’ascensore di Gorizia” si riunirà, presumibilmente con cadenza regolare, per studiare soluzioni alternative da proporre e per avviare di concerto una serie di iniziative volte a sensibilizzare la popolazione nei confronti dei problemi che la realizzazione e manutenzione dell’impianto di risalita comporterà.

Coordinamento delle Associazioni contro l’ascensore di Gorizia.

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