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I documenti congressuali e il nuovo organigramma di Legambiente FVG

In Friuli Venezia Giulia il congresso regionale del 5 novembre è stato un passaggio importante di un percorso che richiederà a Legambiente di sviluppare ulteriori capacità di presenza e radicamento, oltre che di dialogo con comitati di cittadini, associazioni, parti sociali e istituzioni locali.
Pur non essendo stata evocata apertamente nel dibattito, la prossima scadenza, nel 2013, del rinnovo della Legislatura regionale infatti richiederà un impegno straordinario per imporre almeno alcuni temi all’agenda di partiti che non sembrano avere percezione della necessità di una svolta nelle politiche ambientali, condizione per accompagnare nuove politiche sociali, economiche e di coesione che questa Regione può ancora affrontare con i propri poteri speciali.

In questi anni si è puntato su un’idea di Regione “piattaforma logistica” al confine, rieditando antiche visioni che negli anni 80 erano quelle di “regione ponte” con l’Europa, la cui conseguenza sono una mole di progetti stradali, autostradali, ferroviari e portuali avulsi da ogni pianificazione territoriale (che non viene aggiornata da decenni), e da ogni considerazione sul declino di alcuni poli industriali che avrebbero dovuto servire e che oggi talvolta sono fortemente ridimensionati. Si aggiunga un approccio all’energia che non considera l’autosufficienza elettrica già raggiunta e vorrebbe sommare alle reti transeuropee reti transfrontaliere private, e partecipazioni al raddoppio nucleare sloveno. E, per finire, il turismo “al cemento” con il raddoppio della potenzialità di ospitalità a Grado ed un polo sciistico in quota nelle Alpi Giulie.

I nostri documenti congressuali (disponibili a fondo articolo), che bene si integrano a quelli nazionali, indicano le scommesse del contenimento del consumo di suolo, di una regolamentazione che renda accettabili le fonti energetiche alternative, di un turismo e di un’agricoltura sinergiche e non distruttive delle identità e tipicità locali, di politiche di qualità ambientale per le aree urbane vaste attorno ai capoluoghi oggi gestite se va bene in solitario dai singoli Comuni, della ricerca di politiche territoriali sostenibili e di economie autocentrate che possano ancora dare senso nel mondo globale ad una specialità regionale messa in discussione dai soliti criteri di “risparmio finanziario”, e che non sa giustificarsi dando alle proprie comunità un’idea di futuro che cambia il presente senza cancellarne le specificità.

Il Congresso regionale del 5 novembre scorso ha inoltre scelto i nuovi organismi di direzione regionale (organigramma disponibile a fondo articolo).

Il percorso congressuale di Legambiente si è infine concluso con il Congresso che a Bari ha radunato tutta l’Associazione a livello nazionale. Tutti i materiali distribuiti ai delegati al Congresso nazionale di Bari, che riassumono gli orientamenti di Legambiente su numerosi temi di impegno quotidiano si trovano a questa pagina del sito nazionale: LEGGI , sono inoltre disponibili anche mozioni, video, foto

L’invito che facciamo a iscritti e simpatizzanti è ad utilizzare i documenti nazionali e regionali nelle mille nostre diverse attività a tutela dell’ambiente e della qualità della nostra vita, a partecipare ai tanti momenti di cittadinanza attiva, a fare rete utilizzando Legambiente come luogo di approfondimento e di organizzazione per renderle ancora più efficaci.

Un augurio a tutti ed a tutte per farcela insieme!

 

I documenti congressuali di Legambiente FVG

Organizzazione di Legambiente FVG

Gestione e conflitto sulla sostenibilità urbana

Note sulla politica ambientale della Regione FVG

Una griglia di valutazione per promuovere concretamente le rinnovabili in FVG

Proposte per una politica sostenibile nella montagna friulana

Mozioni e indirizzi – Leggi

I nuovi organismi dirigenti – Leggi


Elia Mioni – Presidente regionale

Michele Tonzar – Segretario regionale