Libri per la Biblioteca di Sarajevo
In occasione del quinto viaggio di ricognizione relativa al patrimonio artistico e ambientale della Bosnia Erzegovina Legambiente del Friuli Venezia Giulia organizza una raccolta di libri per contribuire alla ricostruzione del fondo librario della Biblioteca di Sarajevo.
La Biblioteca di Sarajevo necessita infatti principalmente di volumi utili ai fini di percorsi di studio specialistici di carattere universitario quali ingegneria, economia, medicina, agraria, letteratura, architettura, storia dell’arte, psicologia, territorio e ambiente…
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causale: fondo per la Biblioteca di Sarajevo – IT 65 J 02008 12312 000100195955
“Salvalarte” é quel settore di volontariato di Legambiente impegnato per tutelare il patrimonio artistico e culturale del territorio, promuovendone la conoscenza tra i cittadini e sollecitandone il recupero. Uno degli obiettivi fondamentali della campagna, oltre l’informazione e la sensibilizzazione, è individuare e segnalare territorio per territorio le opere a rischio, avviando nel contempo i complessi meccanismi per il loro recupero.
Legambiente del FVG onlus, in particolare, ricalcano la campagna nazionale di “Salvalarte”, e sviluppando l’iniziativa peculiare regionale denominata “Scarpe & Cervello”, da alcuni anni ha esteso il suo campo d’azione anche all’estero promuovendo iniziative di turismo culturale nei territori balcanici avviando una ricognizione sullo stato dei beni culturali dei territorio della ex Jugoslavia.
Dal 2004 Legambiente FVG organizza regolarmente viaggi-studio inerenti il patrimonio culturale e paesaggistico della Bosnia Erzegovina, creando occasioni di conoscenza e di confronto con la popolazione e le istituzioni locali.
Quest’anno, rispondendo a un appello lanciato da diverse organizzazioni bosniache, Legambiente del FVG intende costituire un fondo librario relativo a questa regione da donare alla Biblioteca bosniaca.
Per questo invita Enti pubblici, Associazioni, Amministrazioni e Case editrici a partecipare a questa iniziativa fornendo gratuitamente alcune delle pubblicazioni di carattere scientifico edite negli ultimi vent’anni. La Biblioteca di Sarajevo necessita infatti principalmente di volumi utili ai fini di percorsi di studio specialistici di carattere universitario quali ingegneria, economia, medicina, agraria, letteratura, architettura, storia dell’arte, psicologia, territorio e ambiente…
Si tratta di un progetto di grande respiro culturale, significativo da un punto di vista storico e sociale perché pone la questione della Bosnia come parte di una realtà più ampia, quella europea, dove il tessuto identitario è costituito dalle molte e diverse culture regionali che la caratterizzano.
In questa prospettiva, le specificità dell’ambito friulano-giuliano troveranno una giusta collocazione e contribuiranno a far riscoprire i motivi di un collegamento tra le due culture che ha origini remote, e risale alle incursioni turco-bosniache in Friuli a partire da quella devastante del 1477. Da allora la pressione degli irregolari ottomani nei territori della Serenissima rese urgente la costruzione di Palmanova. In modo non diverso, le vicende delle rivolte bosniache a metà dell’800 e le ripercussioni della contrastata devoluzione della Bosnia agli Asburgo condussero all’assassionio dell’arciduca Francesco Ferdinando il 28 giugno del 1914 che ci lascia ancora oggi sul territorio le memorie archeologiche di una guerra che la storia vuole, per la prima volta, globale.
Questo progetto diventa quindi anche un’occasione per far riemergere un tessuto culturale, a tratti comune, che, presente in alcuni resoconti di viaggio sette-ottocenteschi e in repertori letterari risorgimentali ormai poco noti, costituisce un importante tassello della nostra memoria collettiva sommersa.
Legambiente si impegna a fare da tramite con la Biblioteca di Sarajevo provvedendo a recapitare i volumi in Bosnia durante il viaggio previsto per la fine di quest’estate.
Legambiente del FVG