La vicenda del lago di Sauris e le mancate risposte di Regione ed Edipower
Legambiente è insoddisfatta dall’incontro svoltosi in Regione con i portatori di interesse sulla vicenda del lago di Sauris.
«Cercavamo risposte che non abbiamo ottenuto anche se abbiamo accolto con favore il responso delle analisi dell’Arpa sul limo: non contiene sostanze pericolose. Legambiente e Wwf del Fvg e Comitato Difesa Bacino Montano del Tagliamento hanno consegnato alla Regione un documento congiunto con vari quesiti a Regione e Edipower. Le associazioni chiedono chiarimenti sul motivo di concentrazioni così elevate e continuative di limo rispetto a quelle medie previste e vogliono sapere «se c’è stata un’imperizia, una volontà esplicita o un’impossibilità tecnica nell’intervenire a ridurre o bloccare lo svaso una volta che è stato accertato il superamento dei valori».
Secondo le associazioni, non vi è stato alcun improvviso aumento di portata del Lumiei: «Questo non corrisponde ai dati meteo di quei giorni». Le associazioni chiedono anche quanto fango c’è tra la diga e Plan del Sac e quanti metri cubi di acqua sono stati svasati. Chiedono poi di sapere «sulla base di quali disposizioni, accordi e autorizzazioni Edipower abbia intrapreso la realizzazione di circa 50 traverse nell’alveo del Tagliamento».
Emilio Gottardo di Legambiente Fvg spiega:«La riunione di oggi è stata voluta da noi associazioni e la Regione ci è venuta incontro, ma in tre ore sentire parlare i relatori per due ore e mezzo e ridurre il dibattito a mezz’ora non è stato soddisfacente. Ci ha inoltre molto colpito l’assenza di Edipower e per noi chi ha deciso di non convocarla ha commesso un errore. Non avevamo solo domande, ma anche proposte concrete, come quelle di garantire un minimo deflusso vitale per il Lumiei e il Tagliamento. Speriamo di approfondire tutto in un secondo incontro». Abbiamo chiesto una verifica sul Cesio 137. Abbiamo trovato soddisfacente l’input dell’Ente tutela pesca in materia di ricostituzione fluviale, il quale ha condiviso alcune nostre posizioni in materia. L’Ente concorda con noi sulla gravità della situazione e sui lunghi tempi necessari al ripristino». Le associazioni chiedono un aumento del minimo deflusso vitale su Lumiei e Tagliamento, al fine di favorire la ripresa biologica di tutto l’ecosistema fluviale danneggiato e dare continuità idraulica. Propongono alla Regione un ragionamento complessivo sul sistema idroelettrico, per garantire la vita nei fiumi.