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L’insostenibile consumo di suolo

Comunicato presentazione libro “L’insostenibile consumo di suolo”

Gorizia, 28 febbraio 2014

FotoIl consumo di suolo è la trasformazione irreversibile di aree agricole o naturali in aree urbanizzate. Ogni secondo in Italia vengono “consumati” 8 metri quadrati di terreni rurali che vengono tramutati in parcheggi, capannoni industriali, palazzine e centri commerciali. In un anno la superficie complessiva corrisponde ad un’area pari a quella di Milano e Firenze messe assieme! Sono questi alcuni dei dati allarmanti emersi dalla presentazione del libro “L’insostenibile consumo di suolo” (EdicomEdizioni) organizzato da Legambiente Gorizia. All’incontro hanno partecipato Luca Cadez presidente del Circolo Legambiente che ha introdotto il tema, e Stefano Salata coautore del libro che ha tenuto un momento di approfondimento sul tema a cui è seguito un dibattito con i partecipanti. Presente anche Massimo Rocco presidente dell’Ordine degli architetti della provincia di Gorizia che ha portato un saluto iniziale. Durante la presentazione sono state messe in luce le dinamiche, ma anche le possibili misure di contrasto del consumo di suolo, fenomeno che ha causato e sta causando danni ingenti al paesaggio italiano, all’ecosistema e che fa incrementare i costi di fornitura dei servizi pubblici e distrugge le identità locali. 

libro

In particolare la cementificazione del territorio sta danneggiando i così detti Servizi Ecosistemici ovvero tutti quei benefici che l’uomo trae dall’Ambiente per il proprio sostentamento (produzione di biomassa, riciclo dei nutrienti e dell’acqua, biodiversità animale e vegetale…) e che sono fortemente legati al suolo. Senza considerare che si stanno riducendo pericolosamente le aree utilizzabili a scopi agricoli erodendo la nostra sovranità alimentare.

Inevitabile è stato anche prendere in considerazione la nostra regione che “vanta” di essere prima in Italia per percentuale di consumo di suolo procapite (>400 mq/abitante) e terza in termini di percentuale di superficie urbanizzata (>7%). Per altro anche nella realtà provinciale di Gorizia negli ultimi anni molto è stato costruito, a partire dall’aree commerciali realizzate a Villesse, nel Monfalconese e altre in previsione come il centro commerciale di Gorizia – più volte da Legambiente definito “un altare al consumo di suolo” – da realizzarsi dietro via Terza Armata su circa 30 ettari di superfici agricole. Ci si chiede dunque quale sia il senso di continuare a costruire aree commerciali ma anche residenziali quando il mercato risulta oramai saturo. In generale è evidente però che le decisioni relative alla pianificazione del territorio sono quasi sempre prese a livello comunale ovvero il livello più vicino ai cittadini, e dunque è fondamentale fare si che la cittadinanza sia pienamente coinvolta nelle scelte che riguardano il proprio territorio e per questo va sensibilizzata al problema, perchè una volta cementificato un territorio non si può più tornare indietro!

Giovedì 6 alle ore 18.00 presso la Mediateca di Gorizia sempre sul tema si terrà l’incontro «Salviamo il Paesaggio? Cosa possiamo fare per opporci alla cementificazione del nostro territorio?» con Luca Martinelli autore del Manuale per cittadini e comitati: come difendere il nostro territorio da cemento e grandi opere inutili (Altreconomia, 2012) e con l’esperienza di Tommaso Montanari consigliere comunale di Villesse.

 

Scheda del libro: http://www.edicomedizioni.com/custom/sez_cms.php?menu_id=887121

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