WWF e Legambiente contestano gara di motocross sul Carso
Con una lettera rivolta agli amministratori WWF Isontino e Legambiente Gorizia hanno evidenziato come parte del tracciato della gara di motocross enduro del 15 giugno sia collocato su ambienti sensibili, come il Carso e i prati stabili lungo l’Isonzo.
Egregi Sindaci dei Comuni di S.Pier d’Isonzo,
Fogliano-Redipuglia e Ronchi dei Legionari
Gent.Assessore all’Ambiente della Provincia di Gorizia
Egr. Presidente della IV Commissione della Provincia di Gorizia
Gent.Direttore del Servizio tutela del paesaggio e biodiversità
Egregi Amministratori in indirizzo,
In merito alla gara di moto enduro organizzata da “Motoclub Carso” e prevista per il giorno 15 giugno prossimo, le scriventi Associazioni ambientaliste lamentano il coinvolgimento di aree di interesse naturalistico, tanto più in un momento in cui è ancora in corso la nidificazione dell’avifauna e la riproduzione di diverse specie, che subiranno un forte disturbo.
Sarà coinvolta, infatti, l’ARIA (Area di rilevante interesse ambientale) n. 19 del Fiume Isonzo, e saranno sfiorate le ZSC ZPS – IT3341002 Aree carsiche della Venezia Giulia e ZSC- IT3340006 Carso triestino e goriziano.
In particolare nell’area carsica il disturbo – con possibile abbandono di nidi – potrà riguardare specie particolarmente tutelate dall’Unione Europea (allegato n. 1 della “Direttiva Uccelli”), quali Succiacapre, Averla piccola e Tottavilla. Sarebbe stato sufficiente realizzare tale competizione in periodo autunnale per evitare questa molestia.
Nella perdurante assenza di un Piano di Gestione per le ZSC carsiche, vigono per esse le misure di conservazione della Regione biogeografica continentale, approvate con DGR 546 del 28.03.2013. Tra le regolamentazioni previste entro tali misure vige il “divieto di transito fuoristrada”. Considerato che le aree di interessate dall’attività motoristica andranno a lambire i confini del Sito Natura 2000, sarebbe opportuno inoltrare agli enti preposti una richiesta di parere allo svolgimento di tale attività.
Si osserva, inoltre, che la gara andrà ad interessare un tratto di carrereccia in Comune di Fogliano-Redipuglia, compreso tra le Alture di Polazzo e Castelnuovo, che è stato oggetto di recentissimi lavori di manutenzione, con rifacimento del fondo con ghiaino. Si chiede che il ripristino del fondo stradale che inevitabilmente si renderà necessario al termine della gara motoristica sia addebitato agli organizzatori.
Per limitare l’impatto della manifestazione si raccomanda di posizionare i punti di assistenza – dove si presume ci sarà maggior disturbo – in ambiti urbani e comunque in punti poco sensibili sotto il profilo ambientale (es. incroci già abitualmente trafficati).
A giudizio delle scriventi Associazioni sarebbe stato preferibile evitare il transito nel tratto golenale dell’Isonzo e mantenersi su strade asfaltate nel percorso carsico. Notiamo un continuo e non regolamentato uso del territorio per attività motoristiche, specialmente moto da cross (spesso prive di targa o con targhe occultate) nelle zone più appettibili, ovvero quelle con morfologie più variegate, come il Collio, le sponde e golene dei fiumi, Isonzo in primis, le pendici carsiche. Riteniamo che inserire aree golenali e carsiche in una manifestazione ufficiale sia quanto mai diseducativo per i praticanti della disciplina e possa portare come conseguenza alla frequentazione di queste aree anche al di fuori di eventi organizzati.
Il divieto di transito su sterrati è stato recentemente prescritto dal Sindaco di Doberdò, in occasione di un’altra manifestazione motoristica fuoristrada (“Alle porte dell’Est”) dell’ottobre scorso, con la motivazione che tali attività, «oltre ad arrecare fenomeni di inquinamento ambientale (acustico e atmosferico) al fragile ecosistema carsico, sono assolutamente incompatibili con i costumi, gli usi, le tradizioni e le attività locali (agro-silvo-pastorali, escursionistiche e turistiche) nonché potenzialmente pregiudizievoli per il territorio, l’ambiente, i residenti e la proprietà pubblica e privata».
Si propone, pertanto, un rinvio della manifestazione almeno di un mese, per limitare il disturbo alla fauna selvatica nel periodo di riproduzione e la modifica del percorso evitando le aree più sensibili sotto il profilo ambientale.
Claudio Siniscalchi
Presidente WWF Isontino
Luca Cadez
Presidente Legambiente Gorizia