Quando gli incentivi alle FER fanno male
Lettera del 29 luglio 2015
Quando gli incentivi alle FER fanno male
Rendiamo pubblica la lettera che Legambiente FVG ha inviato all’Assessore regionale all’ambiente e all’energia per esprimere viva preoccupazione e richiedere un chiaro intervento della Regione rispetto al decreto ministeriale in fase di approvazione a Roma che rinnova per un anno i contributi alle FER – fonti di energia rinnovabile, ivi compresa l’idroelettrica.
Non ci nascondiamo che una miope pianificazione, anche quando si tratta di energia rinnovabile, può fare male all’ambiente e alla collettività: a ciò porterebbe l’ulteriore incentivazione di 80 MW idroelettrici in corsi d’acqua naturali (ovvero indicativamente 150 nuove centrali e relativi tratti fluviali impattati, per un incremento di pochi punti per mille della potenza idroelettrica installata) in un contesto di palese inadeguatezza (ormai sancito dalla CE) delle politiche di tutela delle acque in Italia.
<<Cara Assessora,
certamente saprai che è in corso di approvazione a Roma il decreto allegato che rinnova per un anno i contributi alle FER, ivi compresa l’idroelettrica (v. allegato).
Si possono avere opinioni diverse sull’importanza strategica di alcune questioni (ambientali, sul modello di sviluppo auspicabile, su cosa voglia dire green economy…) rispetto ad altre e prendere decisioni conseguenti, ma in questo caso fatichiamo a comprendere quale sia la strategia (teoricamente concordata almeno tra MISE e MATTM) alla base dell’ulteriore incentivazione di 80 MW idroelettrici in corsi d’acqua naturali (ovvero indicativamente 150 nuove centrali e relativi tratti fluviali impattati, per un incremento di pochi punti per mille della potenza idroelettrica installata) in un contesto di palese inadeguatezza (ormai sancito dalla CE) delle politiche di tutela delle acque in Italia.
Crediamo che il tema meriti perlomeno un dibattito più aperto e delle scelte strategiche più esplicite.
Ci piacerebbe, a noi di Legambiente FVG, che tu o la Presidente, in sede di Conferenza Stato-Regioni (che pare debba ancora discutere il testo del decreto) interveniste per esprimere perplessità e/o contrarietà a una norma che rischia di fare molto male ai nostri fiumi minori regionali.
In linea con le indicazioni del PRTA in materia di restrizioni alle nuove derivazioni, sarebbe bella cosa che la nostra Amministrazione regionale facesse un passo formale presso il Governo per evidenziare il pericolo suddetto e l’inutilità per il sistema elettrico, regionale e nazionale, della realizzazione di alcune centinaia di medie centraline che farebbero contenti solo gli imprenditori proponenti.
A tal fine, abbiamo condiviso le proposte emendative del decreto formulate dal Centro Italiano di Riqualificazione Fluviale (CIRF) che ti/vi preghiamo di sostenere e condividere, almeno per un tentativo di discussione e riflessione che, sulla materia dell’idroelettrico, finora sono mancate.
Grazie per quanto vorrai fare.
Emilio Gottardo
segreteria regionale Legambiente FVG
responsabile acque, foreste, agricoltura e biodiversità>>