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Più partecipazione e informazione a livello transfrontaliero!

Qui la lettera inviata ai tre comuni transfrontalieri di Gorizia, Nova Gorica, Šempeter-Vrtojba e al GECT, in cui Legambiente Gorizia chiede un attivo coinvolgimento dei cittadini alle politiche territoriali e la diffusione di informazioni ambientali così come anticipato nel comunicato stampa relativo alla Livarna del 13 luglio scorso.

Proposta per l’attivazione di un forum di Agenda 21 comune.

 

Buongiorno,

innanzitutto ci presentiamo. Legambiente è la più importante organizzazione di tutela ambientale italiana; è membro dello European Environmental Bureau (EEB), nonché dell’International Union for Conservation of Nature (IUCN). Opera a livello locale con 20 coordinamenti regionali e oltre 1000 circoli sui temi della protezione dell’ambiente e dello sviluppo sostenibile. A Gorizia opera dai primi anni ‘90.

Vi scriviamo perchè la recente ricomparsa di cattivi odori a cavallo dell’area di Gorizia e Salcano riconducibile ad attività industriali ci permette di cogliere l’occasione per avanzare una proposta per la partecipazione attiva della cittadinanza alle problematiche ambientali e non solo. Tema questo che in considerazione dei sempre più stretti legami fra i tre Comuni non e’ secondo noi più rinviabile. Infatti, se in questi ultimi anni c’è stato un progressivo e positivo riavvicinamento delle istituzioni, quello che manca è un effettivo coinvolgimento dei cittadini e dei portatori di interesse nell’affrontare sia i problemi ambientali sia la costruzione di politiche per il territorio.

Su questo esiste un ampio quadro giuridico e non, che lega sviluppo sostenibile e partecipazione. A partire dalla Conferenza ONU di Rio de Janeiro (1992) dove è stata sancita l’importanza dell’integrazione delle politiche ambientali nelle politiche settoriali ed ha rilanciato il concetto di Sviluppo Sostenibile. In quell’occasione viene data enfasi proprio al coinvolgimento dei portatori d’interesse.

Ma anche a livello europeo vi sono riferimenti che richiamano all’importanza del coinvolgimento dei cittadini, fra cui la Convenzione sull’ambiente e la salute (1989), la Carta di Aalborg (1994)3 e il Libro bianco sulla governance europea (2001). In particolare la Convenzione di Aarhus (1998) ribadisce la necessità di garantire la partecipazione del pubblico ai processi decisionali.

E’ evidente infatti che una realtà territoriale estesa e complessa, quale è quella della conurbazione di Gorizia, Nova Gorica, Šempeter-Vrtojba richiede una visione ambientale unitaria. Soprattutto in un’area che che punta ad una sempre maggiore integrazione, diversi sono i problemi e le questioni ambientali che secondo noi richiedono attenzione, dando informazioni alla cittadinanza e rendendola partecipe delle scelte sullo sviluppo sostenibile.

Citiamo a titolo d’esempio alcuni dei problemi attuali: inquinamento della Livarna, le tante installazioni di antenne per la telefonia a cavallo del confine, la gestione del traffico stradale confinario, ma anche le politiche per lo sviluppo del territorio, della mobilità e dell’uso delle risorse sono d’interesse per i cittadini.

Per questi motivi Legambiente chiede ai vostri Enti di prendere in considerazione la possibilità di istituire un forum di Agenda 21 a scala trasfrontaliera che sia in grado di mettere in contatto istituzioni, cittadini, associazioni, e portatori d’interesse, sui temi ambientali. Questo strumento di partecipazione permanente consentirebbe di facilitare l’avvicinamento delle tre realtà affrontando assieme ai cittadini (oggi generalmente esclusi da qualsiasi decisione) i problemi ambientali; garantendo una adeguata informazione e il loro coinvolgimento attivo nello sviluppo di politiche e piani.

Un primo passaggio potrebbe essere quello di costruire un quadro conoscitivo condiviso, rispetto alle prestazioni ambientali nei tre comuni in relazioni a dei macro temi ambientali mediante indicatori relativi a: qualità dell’aria, dell’uso del suolo, delle risorse idriche, dell’energia, della produzione di rifiuti etc.

Legambiente cura annualmente il rapporto Ecosistema Urbano, che rappresenta e valuta i carichi ambientali, la qualità delle risorse e la capacità di gestione e tutela ambientale dei 103 comuni capoluogo italiani. Un approccio di questo tipo, in grado di valutare le prestazioni ambientali dei tre comuni – e del territorio nel suo complesso – potrebbe essere particolarmente interessante come base di partenza.

Inoltre proprio nel contesto di uno strumento europeo quale è il GECT e in coerenza stessa con i principi della partecipazione sanciti dall’Unione Europea riteniamo fondamentale garantire la partecipazione dei portatori d’interesse alla costruzione di politiche e scenari per lo sviluppo sostenibile del nostro territorio.

Rimanendo a disposizione, e in attesa di un cortese riscontro, porgiamo i nostri migliori saluti.

 

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