Centraline idroelettriche: Isonzo sotto pressione
Le associazioni Ambiente 2000, Eugenio Rosmann, Fiume Isonzo, Legambiente e Save the Soča colgono con favore i progetti di valorizzazione mediante percorsi ciclabili sull’Isonzo a nord di Gorizia recentemente annunciati. Dall’altra parte fanno notare il silenzio però su ben 5 progetti di centraline idroelettriche proposte a Gorizia distintamente dalla Domus Brenta srl e dal Consorzio di Bonifica Pianura Isontina.
In particolare con due impianti da collocare sotto la passerella di Straccis, due sulla traversa a meridione del ponte IX Agosto e una sul “cubo” nel parco di Piuma. Di questi per fortuna almeno tre sono stati obbligati all’assoggettamento alla Valutazione di Impatto Ambientale, in quanto – come si legge nel decreto della Regione – gli impatti potenziali potrebbero determinare una modifica dello status quo ambientale del corso d’acqua, potenzialmente non in linea con il raggiungimento degli obiettivi di qualità ambientale imposti dalla direttiva comunitaria sulle acque; e risulta necessario valutare le conseguenze relativamente alle variazioni morfologiche dell’alveo e della riduzione dell’habitat fluviale e per il fatto che il fiume è caratterizzato dalla presenza di altre derivazioni a scopo irriguo idroelettrico. Mentre sulle altre due centraline le procedure sono ancora in corso. Con questo gli ambientalisti sottolineano come il fiume sia a rischio sotto vari profili e invitano a firmare la petizione internazionale per la sua salvaguardia: http://www.savethesoca.com/en/act-now