Un nuovo allevamento avicolo a San Vito al Tagliamento?
ALLEVAMENTI INDUSTRIALI, IMPATTI SANITARI E AMBIENTALI, QUALITA’ DEI PRODOTTI E EQUILIBRIO CON LA NATUR. Le osservazioni alla via presentate dalcircolo di pordenone
Ancora un allevamento industriale in un sito di interesse paesaggistico ed ambientale nella bassa pianura pordenonese: oltre 1.000.000 polli da carne, 10.800 mq coperti, 5.200 tonnellate di mangimi, 3.125.000 dosi di vaccino e 700 kg di medicinali, 270.000 kWh e 150.000 litri di GPL/anno.
Non è bastata nemmeno l’esperienza dell’influenza aviaria, che tra il 2005 e il 2006 col virus H5N1 sterminò 300milioni di volatili e uccise molte persone, soprattutto nei paesi più poveri, a farci tornare ad un modello di produzione alimentare più sostenibile e equilibrato, nè le minacce per la salute pubblica connesse all’accertato sviluppo di batteri resistenti agli antibiotici, che trova una delle cause principali negli allevamenti intensivi che utilizzano il 70% degli antibiotici prodotti nel mondo.
Evidentemente il modello agricolo della chimica negli allevamenti intensivi senza regole è arrivato al capolinea. E’ urgente un radicale ripensamento del settore che metta al centro la qualità e l’equilibrio con la natura, in modo da poter avere prodotti buoni e sicuri per la salute.