L’Isonzo chiede aiuto all’Europa
Oltre 1600 firme di cittadini raccolte dagli ambientalisti saranno consegnate agli europarlamentari Schlein e Zullo Sabato 30 luglio alle 11, presso il Parco di Piuma a Gorizia (parte bassa di via Ponte del Torrione), si terrà una manifestazione pubblica durante la quale le associazioni ambientaliste italiane e slovene riunite sotto la sigla di “Salviamo l’Isonzo”,
consegneranno agli europarlamentari Elly Schlein e Marco Zullo le firme raccolte da due petizioni per la salvaguardia del fiume Isonzo-Soča affinchè promuovano a livello europeo i problemi del fiume.
L’evento sarà l’occasione per fare il punto sulla situazione in cui versa l’Isonzo e per invitare gli europarlamentari a portare a Bruxelles la questione della gestione transfrontaliera del nostro fiume. L’Isonzo è da sempre considerato uno dei più bei corsi d’acqua d’Europa ma purtroppo a causa dei numerosi interventi antropici, la sua bellezza è stata via via snaturata. Dighe, traverse, alterazione delle sponde, scarichi fognari, usi motoristici, escavazioni in alveo e abbandono di rifiuti sono le principali cause di decadimento ambientale di questo fiume. Nonostante tutte queste alterazioni, in un periodo storico in cui finalmente sono state riconosciute dall’Europa le istanze ambientali, si prospettano altri devastanti interventi sul fiume, in particolare nuove derivazioni a scopo idroelettrico in Slovenia così come in Italia, e il prelievo delle ghiaie camuffato da riqualificazione fluviale!
Tra le varie soluzioni che verranno proposte, le associazioni di “Salviamo l’Isonzo” ritengono che vada rivisto il Trattato di Osimo del 1975, così come un uso più accorto della risorsa Acqua. Va infine ricordato che la revisione del Trattato di Osimo è tra gli obiettivi a lungo termine che aveva proposto il Laboratorio Isonzo, il percorso partecipato tra i portatori di interesse organizzato dall’Autorità di Bacino assieme alla nostra Regione. Di queste e altre proposte emerse nonostante le buone intenzioni, nessuna è ancora stata attuata, così come nonostante, gli annunci, mai è stato convocato dalla Regione il “tavolo tecnico Isonzo”; e le 1600 firme vogliono essere un monito affinché ci sia un cambio di rotta. Durante l’evento sarà possibile apporre le ultime firme alla petizione, e visitare la mostra fotografica Save the Soča.
Ambiente 2000, Associazione Ambientalista Eugenio Rosmann, Associazione Fiume Isonzo,
Legambiente Gorizia, Legambiente Monfalcone, WWF, Save the Soča