Sulla gestione dei rifiuti serve un approccio non ideologico
Le dichiarazioni del neo Sindaco di Monfalcone Cisint sull’organizzazione della raccolta dei rifiuti non lasciano presagire nulla di buono e, in merito all’affermazione che il sistema di raccolta domiciliare, cosiddetto “porta a porta” sarebbe obsoleto, va detto che non trova riscontro in nessun mondo reale, dove sono i dati (quelli sui costi complessivi tra le diverse opzioni, quelli sulle percentuali di raccolta differenziata, quelli sulla produzione procapite dei rifiuti…) a governare il sistema. Pare che di questo siano convinti i numerosi Sindaci di Comuni governati anche dal centrodestra/lega del vicino Veneto, che proprio tre giorni fa hanno partecipato al forum sui “Comuni ricicloni” di Legambiente.
In tale occasione ha fatto effetto conoscere le altissime percentuali di RD ottenute con il “porta a porta” abbinata alla tariffa puntuale (che Legambiente chiede, inascoltata, da più di un decennio!!!); a partire da Treviso, che si pone ai vertici della classifica dei Comuni ricicloni con l’82% di RD! Ma ci sono anche i Comuni di Montebelluna, Conegliano, Paese… tutti con percentuali che superano l’85% di RD.
Quanto alle citate soluzioni “innovative”, che secondo le dichiarazioni del Sindaco, dovrebbero corrispondere alle eco piazzole interrate che si annuncia di voler collocare in buon numero, non pare che possano essere sostitutive di un metodo di raccolta capillare che deve raggiungere ogni nucleo familiare. Inoltre, i costi di installazione e, soprattutto, di manutenzione, sono molto elevati. La possibilità che, in caso di guasto, si creino in brevissimo tempo, abbandoni di rifiuti al loro esterno è, più che un rischio, una certezza. A conferma che è questo, in realtà, il sistema obsoleto che, dove è stato installato, viene abbandonato, segnaliamo che a Grado ce n’è una che verrà prossimamente dismessa dal Comune, proprio per i problemi degli elevati costi di manutenzione citati.
L’approccio ai problemi ambientali richiede decisione ma anche cautela, per non cadere nella trappola di semplificare fenomeni che sono, per loro natura, molto più complessi di quanto spesso, si creda. Per informarsi come si fa seriamente la gestione dei rifiuti urbani, suggeriamo un’attenta consultazione del modello “Contarina”, molto vicino a noi, in Provincia di Treviso http://www.csrifiuti-noviligure.it/download/04.%20comunicazione/comunicazione%202014/presentazione%20Contarina%20Assemblea%20CSR.pdf
Non si vorrebbe scoprire tra un po’ di tempo che, rivoluzionato il sistema, le percentuali di RD sono diminuite, la produzione procapite di rifiuti è rimasta la stessa (e invece va ridotta) e i costi sono aumentati, magari anche a causa delle sanzioni (in qualche caso già comminate dalla Corte dei conti), previste dall’inosservanza del D.Lgs. 152/06, il quale prevedeva il raggiungimento del 65% di RD già nel 2012.
Detto questo, Legambiente è disponibile a collaborare con la nuova amministrazione per una riallineamento del sistema di gestione dei rifiuti che, in parecchi ambiti, ha ampi margini di miglioramento.
Legambiente circolo “Ignazio Zanutto” Monfalcone