Presentazione del libro “Acqua guerriera. Vite controcorrente sul Piave”
Martedì 23 maggio alle 18:00 il circolo triestino di Legambiente organizza la presentazione del libro “Acqua guerriera. Vite controcorrente sul Piave”, Ediciclo editore, all’Antico Caffè San Marco di Trieste in via Battisti 18. Con l’autrice, Elisa Cozzarini, dialogherà la fotografa Erika Cei.
L’interesse nasce dal fatto che quello che dovrebbe essere il corso d’acqua più caro all’Italia, racchiude oggi tutti i problemi ambientali di cui soffrono i fiumi italiani, dall’eccessivo sfruttamento idroelettrico nel suo tratto alpino, al prelievo indiscriminato di ghiaia nel medio corso e alla risalita del cuneo salino dal mare.
Il Piave è il fiume guerriero per eccellenza. Il suo mormorio difese l’Italia dallo straniero, nella Grande Guerra. Eppure per la gente, in Veneto, è rimasto femminile: è l’acqua che ha plasmato la terra, le persone, la cultura. È l’acqua di cui sono figli. Era l’autostrada di un tempo, una via di comunicazione liquida e impetuosa, che per secoli ha collegato le Dolomiti alla Serenissima a bordo delle zattere. Cosa resta oggi di quel fiume abbondante, a tratti spaventoso? Lungo i suoi 222 chilometri, dalla sorgente sul monte Peralba all’Adriatico, in ogni ponte leggi: «fiume sacro alla Patria». Ma oltre quelle targhe l’acqua scompare, incanalata, intubata, ridotta a merce, violata.
Questo libro è un viaggio alla ricerca dell’anima del Piave e della terra che attraversa, ferita da un benessere capace di travolgere ogni cosa. Traccia il ritratto dei suoi eroi contemporanei, gli arditi dell’ambiente, i devoti al territorio e al paesaggio, persone normali che si mettono controcorrente, perché tutta la bellezza non sia inghiottita dal cemento e dall’immondizia. Per capire il fiume devi uscire dall’auto, avvicinarti, scenderlo in canoa. Solo entrandoci dentro puoi scoprire la trama mutevole delle sue correnti, le sfumature dei sassi, emozionarti di fronte agli scorci naturali che ancora sopravvivono, percepire la presenza misteriosa delle anguane, mezze donne mezze pesce. E puoi renderti conto di chi sono i mostri contro cui lottano oggi i guerrieri del Piave.
ELISA COZZARINI, classe 1978, è giornalista indipendente dal 2006. Si è avvicinata al Piave per la prima volta nel 2011, per un’inchiesta sulle problematiche ambientali del fiume, pubblicata su La Nuova ecologia, il mensile di Legambiente. Nel 2013 ha realizzato il documentario “La Piave. Racconto di un fiume”, distribuito con i quotidiani del gruppo L’Espresso in Veneto. Ha pubblicato diversi libri tra cui, per Nuova Dimensione, “Il deserto negli occhi”, con Ibrahim Kane Annour, nel 2013 e “Io non voglio fallire”, con Serenella Antoniazzi, nel 2015. Nel 2014 ha vinto il premio “Simona Cigana” del Circolo della Stampa di Pordenone per il giornalismo d’inchiesta.