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Il Centro del Riuso Maistrassâ presenta il BiciLab “2 Ruote”

“Allungare la vita degli oggetti è importante: con l’aiuto dei nostri ciclomeccanici, riparatori per eccellenza, riusciamo a rimettere in strada le biciclette che recuperiamo.”

 

Venerdì 24 luglio ore 17:30 verrà inaugurato il BiciLab “2 Ruote”, il nuovo angolo di riuso e rigenerazione delle biciclette presso il Centro di Riuso “Maistrassâ”.
L’inaugurazione sarà il secondo Forum di comunità proposto dall’associazione nell’ambito del progetto ECCO – Economie Circolari di COmunità.

Interverranno: 

  • Sandro Cargnelutti, presidente di Legambiente FVG: “Economia rigenerativa”.
  • Nicola Ceschia e Sandro Venturini, volontari del Circolo della Pedemontana Gemonese: progetto “La scuola mette le ruote
  • Maria Teresa Declara e Rossana Cargnelutti, referenti regionali del progetto ECCO – Economie Circolari e di COmunità
  • Giovanni Roncastri, meccanico e referente del BiciLab e Luciano Omet, precursore di “2 Ruote”
  • Saluti dal Sindaco del Comune di Gemona del Friuli Roberto Revelant
  • Alla fine degli interventi ci sarà un piccolo rinfresco con prodotti locali per festeggiare tutti insieme in sicurezza!

L’inaugurazione si terrà all’interno della sede di Maistrassâ in via Santa Lucia 34 a Gemona del Friuli (UD), quindi sarà obbligatorio indossare la mascherina e rispettare tutte le precauzioni per il Covid-19.

L’evento sarà anche in diretta Facebook sulla pagina Centro di Riuso “Maistrassâ”.

 

ALLEGATO: voltantino 

 

Il Centro di “Maistrassâ” nasce nel 2015 dal progetto «Dall’uso al riuso: una seconda opportunità» promosso dal Circolo Legambiente della Pedemontana Gemonese. Il progetto si è cocluso nel 2016, ma da esso è nata l’associazione di Promozione Sociale Maistrassà, con l’obiettivo di creare microeconomie portatrici di lavoro, mediante le attività di manutenzione e riuso creativo.
Ubicato nel capannone dell’ex Consorzio agrario in via Santa Lucia 34 a Gemona, poco distante dalla stazione ferroviaria, il centro ha una superficie coperta di 4.000 metri quadrati, un’ampia sala esposizioni, un ufficio, un magazzino con porte di entrata anche per automezzi, un vasto cortile esterno.
Si tratta di un centro per il recupero di beni riutilizzabili altrimenti destinati a diventare rifiuto. A fronte di un’offerta libera, i beni “recuperati” vengono messi a disposizione di chiunque ne abbia necessità o di chiunque sia interessato alle pratiche di riuso. Il Centro raccoglie mobili, elementi d’arredo, biciclette e giochi puliti, in buono stato e funzionanti. Le offerte raccolte sono destinate in parte alla copertura dei costi di gestione del Centro (utenze, manutenzione dei locali, ecc.), in parte al sostegno di progetti ambientali o sociali.
Il “guadagno” dell’operazione è duplice: da un lato sociale (accesso facilitato ai beni da parte di persone in difficoltà, creazione di microeconomie), dall’altro ambientale (riduzione dei rifiuti). “Maistrassâ” produce un impatto anche sul senso civico della popolazione: si configura come un intervento di prevenzione alla creazione di rifiuti e come uno dei tasselli tramite i quali può svilupparsi l’economia circolare.

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