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Ecosistema Urbano 2020: presentata la classifica ambientale dei capoluoghi del Friuli Venezia Giulia

Lunedì 9 novembre è stato presentato con una conferenza stampa regionale Ecosistema Urbano 2020, il rapporto sulle prestazioni ambientali dei capoluoghi italiani realizzato da Legambiente in collaborazione con Ambiente Italia e Il Sole 24 ore. Il documento riguarda le prestazioni ambientali di tutte le città capoluogo di provincia e viene fatto a cadenza annuale.

Ecosistema Urbano mette a confronto le città capoluogo di provincia sulla base di 18 indicatori. Si va dalla presenza di polveri sottili alla gestione dei rifiuti, dal consumo di acqua e suolo, qualità dell’aria, energie rinnovabili, fino alla presenza di zone verdi. Durante la conferenza stampa sono stati illustrati gli indicatori in relazione ai quattro capoluoghi regionali e alla loro variazione negli anni.

Nella classifica, spicca Pordenone che conferma i progressi fatti negli ultimi anni aggiudicandosi il podio nazionale al 3° posto. Secondo il Presidente di circolo pordenonese, Renato Marcon, la città non può sedersi sugli allori e, se è vero che quantitativamente i dati farebbero pensare ad una situazione rosea, a Pordenone c’è ancora molto da fare, a partire dall’inquinamento dell’aria. Ci sono poi qualità della raccolta differenziata e delle ciclabili che ad esempio non sono parametri calcolati, ma di cui andrebbe tenuto conto. All’opposto in classifica, per quanto riguarda la nostra regione, troviamo Trieste, che scende dal 30° al 40° posto, ma i cui dati per quest’anno non sono stati aggiornati dal Comune e rimangono quindi fermi al 2018. Il presidente del circolo, Andrea Wehrenfennig, lamenta scelte rimandate o contrarie e una significativa mancanza di trasparenza da parte dell’ultima amministrazione. Udine invece scende dal 18° al 26° posto. I due circoli di Udine, per voce di Stefano Del Bianco (Laura Conti) e Francesco Casarella (Circolo di Udine) hanno confermato il loro impegno ad affiancare il Comune sul tema del verde urbano, a partire dalla disponibilità a seguire il progetto di creazione di un bosco urbano nell’area della ex caserma Piave. Scende anche Gorizia, dalla 29° al 33° posizione. Luca Cadez, vice-presidente del circolo, ha ricordato che sebbene non vi siano particolari emergenze ambientali, continuano a mancare da parte dell’Amministrazione comunale piani importanti come quello del traffico e della mobilità sostenibile fondamentali tra l’altro per ridurre l’inquinamento dell’aria. Su questo è stato ribadito che Gorizia nel rapporto Mal’aria – pubblicato un mese fa e basato sulle soglie dell’OMS – aveva appena raggiunto la sufficienza.

“Oggi le città devono diventare laboratorio di innovazione per migliorare la qualità ambientale, l’utilizzo delle risorse in modo efficiente e circolare e l’adattamento ai cambiamento climatici.” Ha detto in conclusione Sandro Cargnelutti, Presidente Regionale. “Queste scelte influenzano anche i comportamenti dei cittadini e ne vengono influenzate. Il rapporto che annualmente stiliamo è un contributo alla lettura di alcuni processi che determinano la qualità e la resilienza dei sistemi urbani. Più spazio alla natura e ai cittadini nelle nostre città, come sfida prossima. E la questione delle infrastrutture verdi e della mobilità urbana diventano centrali”.

Il report completo è disponibile al seguente indirizzo: https://www.legambiente.it/ecosistema-urbano/

 

In allegato, una relazione di analisi dettagliata, curata da Legambiente FVG, con focus sulle 4 città capoluogo della regione:
Allegato: Ecosistema Urbano 2020 – Relazione di approfondimento FVG.pdf