Comunicato stampa – proposta del Sindaco di Monfalcone su sconto bollette
Sbagliatissima la scelta di chiudere un occhio sul proseguimento dell’alimentazione a carbone nella centrale A2A in cambio di uno sconto in bolletta per i cittadini da parte dei Sindaci di città che ospitano centrali a carbone, tra le quali Monfalcone. Legambiente considera questa operazione una vera e propria monetizzazione della salute, inaccettabile perché è una sorta di resa nei confronti dell’azienda energetica e, più in generale, verso tutti quei soggetti che non tengono conto dell’estrema urgenza di porre un freno al “global warming”.
Con questo modo di procedere, immaginiamo che Westinghouse Italia avrà gioco facile a carpire la benevolenza di politici e parte di cittadini nel proporre la sperimentazione di un prototipo di centrale nucleare a Monfalcone, con tutto quel che ne consegue, compreso l’effetto nullo in termini di arrivare con urgenza alla decarbonizzazione del sistema elettrico.
Intanto, la riconversione del sito resta un mistero: si sa del progetto che prevede una centrale a gas naturale di 800 MW, in attesa di definitiva approvazione, che però, essendo stata ipotizzata prima dell’avvento della crisi energetica e l’aumento delle materie energetiche, potrebbe rivelarsi una scelta economicamente azzardata. Si sa che un impianto del genere potrebbe sopravvivere solo se foraggiato dal perverso meccanismo del “Capacity market”. Per il resto, a parte la contrarietà a livello locale, un silenzio di tomba, a partire dalla Regione, che in tutta evidenza conferma l’inerzia nel farsi promotrice di un progetto alternativo estraniandosi da un tema che avrebbe dovuto essere prioritario per indirizzare una riconversione “Green” dell’area della centrale A2A.
Su questi temi occorre fare chiarezza, evitando pasticciati compromessi che allontanano l’urgente uscita dal carbone e più in generale dai combustibili fossili, anche per evitare la creazione di pericolosi precedenti.
A buon intenditor…