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Gli alberi sono un bene comune! A rischio la città giardino!

Gli alberi sono un bene comune! A rischio la città giardino!
Il giorno 20 dicembre us, Legambiente Gorizia ha ricevuto numerose segnalazioni dell’abbattimento di alcuni maestosi alberi che crescevano nel parco dell’ex Sanatorio di via Vittorio Veneto, di proprietà dell’Azienda sanitaria. È un caso, che si aggiunge ai molti altri, che come associazione abbiamo verificato e contestato negli ultimi anni. Clamorosi sono stati quello dei due olmi abbattuti per fare spazio alla ciclabile in via dei Cordaioli, dell’abete tagliato nel parco Marvin per farne un albero di Natale, o anche del danneggiamento alle radici causato dai lavori in via dei Catterini con la realizzazione del marciapiede a filo di fusti. Abbiamo anche dovuto assistere impotenti, dieci giorni fa, all’abbattimento di undici pini domestici sani in via Caduti di An Nasiriyah, perché creavano fastidi all’impianto di lavaggio degli autobus APT, che forse si sarebbe potuto realizzare altrove visto che gli alberi erano già presenti prima della sua installazione.
 
Sappiamo che, in base al Regolamento di polizia urbana, per abbattere un albero è indispensabile un’autorizzazione del Comune, supportata da una perizia. Per gli alberi dell’ex Sanatorio è stata redatta? E se sì, quali motivazioni sono state addotte per il loro abbattimento? C’è un piano per la gestione del parco? Da quanto ci era dato vedere non tutte le piante davano segni di sofferenza o apparivano secche, e comunque anche le piante malate possono essere curate o gestite correttamente. La sensazione che hanno manifestato diversi soci del nostro sodalizio è che troppo spesso in città si avanzino scuse per l’abbattimento delle piante, che unitamente agli eventi meteorologici estremi – acuiti dal cambiamento climatico – stanno impoverendo il verde cittadino.
 
Non possiamo immaginare che le autorità preposte alla salvaguardia dell’ambiente e del patrimonio verde in città – Comune in primis – siano all’oscuro del fatto che nel 2020 l’articolo 9 della Costituzione è stato modificato per introdurre tra i principi fondamentali la tutela dell’ambiente, della biodiversità e degli ecosistemi. Ricordiamo che gli alberi costituiscono un bene comune fondamentale perché assorbono sostanze inquinanti, regolano il microclima, riducendo fino a 6° la temperatura estiva, oltre ad avere una funzione estetica e paesaggistica che caratterizza la nostra città.
 
Ancora una volta denunciamo che il Comune di Gorizia non si è dotato né di un regolamento per il verde, né di un piano del verde urbano. Nonostante la proposta sia stata avanzata più volte da Legambiente, l’Assessore Del Sordi nell’ultima seduta del Consiglio comunale ha dichiarato candidamente “che è una priorità ma gli uffici sono impegnati in altre 1000 questioni”. L’Assessore è al quarto mandato e dopo ben 15 anni con la delega all’Ambiente si stenta a credere che non ci sia riuscito! Sempre l’Assessore ha dichiarato, sinteticamente, che il Comune non può porre vincoli così importanti che possano mettere a rischio i principi di libertà d’impresa e di disponibilità della proprietà privata. Certo, però le norme dicono anche qualcosa di diverso: in particolare il Regolamento edilizio del Comune stabilisce che “Nelle zone verdi e giardini privati e in quelli di Enti pubblici è fatto obbligo ai proprietari di conservare il tipo di vegetazione specialmente per quanto riguarda gli alberi di alto e medio fusto, di curare e mantenere pulito il terreno e di potare gli alberi stessi”. Si aggiunge il Decreto del Ministero dell’Ambiente del 2020 che statuisce “il piano del verde, il regolamento del verde pubblico e privato e il bilancio arboreo rappresentano la base per una corretta gestione sostenibile del verde urbano”. Sempre sulla tutela degli alberi esistono altri strumenti normativi come ad esempio il Piano paesaggistico regionale, il Piano regolatore, ed altri.
 
Tornando al generale, motivazioni relative alla sicurezza e all’incolumità delle persone in diversi casi ci sono apparse  pretestuose e comunque, qualora davvero esistenti, il frutto di una lacunosa cura delle piante stesse. La ristrutturazione dell’ex Sanatorio viene eseguita per poter ospitare attività di ospedale e casa di comunità e la Centrale operativa territoriale, ma pare ci si sia dimenticati che in origine la collocazione del centro di cura in via Vittorio Veneto fosse stata scelta anche in virtù della salubrità dell’aria in quella parte della città, che veniva potenziata con lungimiranza dagli alberi che erano stati messi a dimora nel parco, come testimoniato dal cinegiornale dell’Istituto Luce girato negli anni Trenta in occasione dell’inaugurazione del Sanatorio in cui si vedono i piccoli alberi.
 
Queste situazioni non sono un bel biglietto da visita per quella che tra un anno sarà, con Nova Gorica, la Capitale europea della cultura. Il verde è salute e la salute è verde! Ogni attentato al verde costituisce un attentato alla salute, e anche all’identità della nostra città, che, almeno un tempo, fu “città giardino”.