Tutti/e al corteo “Ora basta! No Ovovia!” | 25 Ottobre 2024
Dopo una dura battaglia durata almeno tre anni, a partire dalle proposte elaborate da una decina di associazioni, tra cui Legambiente, per una mobilità sostenibile a Trieste dopo il Covid, passando per le nostre critiche e proposte al PUMS (Piano Urbano della Mobilità Sostenibile), che è servito al Comune solo per poter mandare avanti il progetto dell’ovovia; dopo aver raccolto migliaia di firme per un referendum cittadino (impedito dal Comune) e inviate al Parlamento Europeo; dopo diversi ricorsi al TAR del Friuli-Venezia Giulia, finanziati grazie alle sottoscrizioni dei cittadini, e un primo annullamento di una delibera della Giunta Regionale che approvava quanto fatto dal Comune, i nodi vengono al pettine.
Il Ministero dei Trasporti ha ufficialmente informato il Comune e la Regione che non potranno usare i fondi del PNRR per finanziare l’ovovia. Questo perchè il progetto viola i principi del PNRR (DNSH, non arrecare danni significativi all’ambiente), cosa che come Legambiente e Comitato NoOvovia avevamo ben esposto e denunciato pubblicamente.
Inoltre sono in attesa di discussione al TAR ben tre ricorsi, molto complessi, contro l’ultima delibera della Giunta Regionale che approva la compensazione tra il Bosco Bovedo e il Bosco Vignano nella valle delle Noghere. Uno dei ricorsi è a nome dei cittadini residenti supportati dal Comitato, e un altro è a nome delle associazioni nazionali Legambiente, WWF e LIPU.
A questo punto, il Comune ha già speso due milioni di euro per fare un’opera che non è più finanziata dal PNRR, ne spenderà altri 1,5 milioni per pagare il progetto che ha commissionato a Leitner, ed ha perso 46 milioni di fondi PNRR per il trasporto rapido di massa a causa del danno ambientale che provocherebbe l’opera. Il Sindaco ha dichiarato che troverà altri fondi statali per continuare l’iter e realizzare l’opera. Evidentemente non ha nessuna intenzione di scusarsi coi cittadini per la perdita dei 46 milioni e lo spreco di 3,5 milioni di fondi comunali, cioè una spesa che dovrà essere coperta con le nostre tasse oppure tagliando servizi attualmente prestati dal Comune ai cittadini.
Il Comitato No Ovovia, di cui Legambiente Trieste fa parte, ha deciso di convocare, al grido di ORA BASTA!, un grande corteo per venerdì 25 ottobre alle ore 17.30, con partenza da Piazza Oberdan e arrivo in piazza Unità per le 19. È arrivato il momento di far sentire la voce della città e sarà bene che, questa volta, l’amministrazione ci ascolti. Dopo la perdita dei fondi PNRR non è possibile che il Comune si intestardisca con l’opera. Facciamo sentire la nostra voce, scendiamo in strada a gridare il nostro NO. Lo slogan è: “Ovovia, 50 milioni buttati via!” e anche “Non sulle nostre teste, non dalle nostre tasche.”
Legambiente e il Comitato fin dall’inizio hanno proposto progetti alternativi, come una rete di tram moderni, che insieme al tram di Opicina porti a un nuovo sistema di trasporto veramente pubblico e sostenibile, ma il Comune non vuole ascoltare. Il Sindaco non può continuare a trattare la città come fosse sua proprietà, né i cittadini come sudditi. È ora che si ragioni seriamente del futuro di Trieste, che chi ci amministra sta trasformando in una Disneyland per pochi, piegando e forzando anche le più basilari regole democratiche.
Per questo Legambiente invita tutti i soci/e e simpatizzanti a partecipare in massa al corteo di venerdi 25 ottobre, con partenza da Piazza Oberdan alle ore 17.30 e arrivo in Piazza Unità alle ore 19.00. Portate cartelli, striscioni, costruiamo un corteo allegro e per tutti, per famiglie, bambini, anziani; portate amici e conoscenti tutti in piazza a dire:
ORA BASTA! NO OVOVIA!
Ricordiamo che il crowdfunding su Produzioni dal Basso è ancora attivo e si può donare al link https://sostieni.link/36643