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Centrale di Amaro, uno “zombie” che arriva dal passato!

Centrale di Amaro, uno “zombie” che arriva dal passato!

La CISL vuole riesumare la Centrale di Amaro!
Martedì 19 Novembre 2024, nell’edizione delle 14:00, il Tgr FVG si è aperto con le dichiarazioni e le proposte della CISL sul Piano Energetico Regionale. Tra affermazioni condivisibili ed altre decisamente criticabili (introduzione del mini nucleare) o particolarmente bizzarre (installazione di pannelli fotovoltaici sui tetti delle chiese) spicca la riesumazione del progetto ENEL del 1975 (ereditato dalla SADE!) della Centrale idroelettrica di Amaro.
L’opera, che prevede la creazione di un bacino artificiale sul versante settentrionale del Monte Amariana e la captazione delle acque del Fella a Pontebba (località San Rocco, vedi foto) e del Chiarso’ a Cedarchis, fu all’epoca fortemente contestata dalle popolazioni locali.
Realizzarla avrebbe significato desertificare gli ultimi corsi d’acqua non ancora sfruttati dalla SADE e mettere in difficoltà aziende, come la Cartiera di Tolmezzo, che prelevano dalla falda quanto serve per la loro produzione.

Nel gennaio del 1982 decine di associazioni culturali, società di pescasportivi, organizzazioni sindacali (compresa la CISL!) e tutte le forze politiche democratiche della Carnia si mobilitarono per partecipare a Trieste alla Conferenza Regionale sull’Energia.
Dopo un dibattito che si sviluppò per alcuni anni e assemblee che interessarono in particolare la Valle del Fella, alla fine nell’ottobre del 1986 anche il voto della Comunità Montana della Val Canale-Canal del Ferro bocciò definitivamente quest’opera devastante.