Parco Basaglia: Un ecocidio annunciato – sdegno e richieste di Legambiente Gorizia APS

I Soci di Legambiente Gorizia APS riuniti in Assemblea annuale il giorno 22 Aprile 2025 hanno sottoscritto il seguente Comunicato Stampa:
Legambiente Gorizia APS desidera comunicare il proprio disappunto, condiviso da molti cittadini di Gorizia che ci hanno inviato diverse segnalazioni, per le modalità con le quali si stanno effettuando i lavori di bonifica bellica propedeutici alla realizzazione del primo lotto del “Progetto di rigenerazione urbana in chiave storico/culturale del Parco Basaglia a Gorizia”.
I lavori in corso stanno di fatto stravolgendo le caratteristiche dello storico e ampio parco, minandone la sua stessa sopravvivenza: l’apparato radicale di molti alberi secolari è stato in parte reciso dagli scavi, di dimensioni inusitate; il terreno vegetale è stato in gran parte manomesso dai mezzi meccanici e da altri scavi estesi superficialemente. Inoltre alcuni alberi, per i quali risultavano prescritte precise opere di manutenzione, in un recente passato sono stati abbattuti in quanto divenuti pericolosi.
Altri cachi rigogliosi, che formavano un bel filare lungo la rete verso il confine con la Slovenia, sono stati sacrificati, sempre a seguito delle operazioni di bonifica bellica, evidentemente incontrollate.
Alcuni soci volontari ed esperti di Legambiente Gorizia APS seguono da anni l’evoluzione del Parco Basaglia, diventato un importante sito di biodiversità urbana, nel quale vi hanno pure preso dimora delle orchidee spontanee, che recentemente è stato interessato da un progetto denominato “Quadri di Natura”, di educazione ambientale, rivolto ad alunni e studenti di varie scuole cittadine.
Ricordiamo che a seguito dell’elaborazione del Masterplan per la “Rigenerazione urbana” del Parco, ci siamo subito attivati presso le diverse autorità competenti per fornire il nostro know-how affinché il progetto potesse intaccare il meno possibile il grande valore dell’ecosistema “Parco Basaglia”. Purtroppo, a oggi, non è ancora stato possibile prendere visione del progetto esecutivo dell’opera, anche al fine di valutare eventuali responsabilità delle diverse parti in causa: si tratta di carenze progettuali oppure di un’esecuzione dei lavori gravemente difettosa (come farebbe pensare la mancanza di un cartello di cantiere), o di entrambe le cose? In ogni caso nonostante i nostri reiterati suggerimenti, dobbiamo ora constatare che ci troviamo di fronte a un vero e proprio caso di ecocidio.
Per tentare di ovviare ai gravi danni arrecati all’importante polmone verde di Gorizia ed elemento essenziale della sua storia, Legambiente Gorizia APS chiede alla Direzione Patrimonio della Regione FVG, quale committente e responsabile del procedimento, di interrompere tali interventi che appaiono fuori controllo, non prima però di aver messo in sicurezza l’intera area del cantiere e di aver sanato le ferite arrecate all’apparato radicale degli alberi, ripristinato correttamente il terreno vegetale, salvaguardando in particolare le specie pregiate. Facendo eseguire quanto necessario da operatori esperti che dovranno seguire fedelmente le disposizioni indicate da tecnici altamente qualificati (dottori agronomi e forestali, dendrologi, esperti fitosanitari e della biodiversità, ecc.), specializzati nella manutenzione di parchi storici. Solo successivamente alla limitazione dei danni provocati alla vegetazione del parco si potrà procedere alla revisione del progetto e al completamento dei lavori previsti in questo primo lotto.