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Legambiente: la crisi climatica va affrontata subito dalla politica e da ognuno di noi

Legambiente: la crisi climatica va affrontata subito dalla politica e da ognuno di noi

Ma, di preciso, cos’è che non riusciamo a capire della drammaticità della crisi climatica?

La Terra sta sprofondando in una crisi climatica che, per la sua rapida progressione e per l’intensità dei fenomeni ad essa collegati, non ha precedenti. Nonostante gli allarmi del mondo scientifico, l’argomento viene affrontato con sufficienza dalla politica e, nel peggiore dei casi, con uno strafottente negazionismo (il Presidente degli Stati Uniti in primis).

Ci si chiede a quali e quanti tragici eventi, a quante perdite di vite umane, a quanti incalcolabili danni economici dovremo assistere prima che la politica e gli stati facciano un mea culpa, comprendano gli errori fatti fin qui e intraprendano con urgenza azioni efficaci per arrestare l’immissione di gas serra nell’atmosfera.

Il tema è quanto mai attuale in questo periodo, in cui stiamo sperimentando ondate di calore già a fine periodo primaverile, ed ora, ad inizio estate, è stato raggiunto lo zero termico a 5.300 metri, ben al di sopra del Monte Bianco, la cima più alta d’Europa! Gli incendi hanno già iniziato la loro opera devastatrice, Grecia e Turchia scontano già enormi danni al patrimonio forestale e al turismo, e siamo appena all’inizio della stagione degli incendi! Molti governi sono stati costretti ad emanare di corsa provvedimenti per sospendere il lavoro nelle fasce centrali del giorno, in alcuni settori particolarmente esposti (agricoltura ed edilizia), mai accaduto prima! I Pronto soccorso e la già malconcia sanità pubblica è presa d’assalto da sempre più frequenti casi legati all’aumento della temperatura e ci sono già i primi decessi collegati al caldo estremo.

Rimaniamo boccheggianti, abbracciati al climatizzatore, leggiamo preoccupati allo scioglimento del manto stradale a causa delle temperature bollenti a Roma, Milano, sull’autostrada A4…, restiamo trepidanti in attesa del temporale che porti finalmente un po’ di refrigerio… se non fosse che sempre più spesso l’energia accumulata dal mare scatena fenomeni meteorologici devastanti, grandinate con chicchi come palline da tennis, trombe d’aria che scoperchiano edifici, frane ed esondazioni di corsi d’acqua che in poche ore devastano centri abitati, terreni agricoli e ogni volta c’è da sperare che non ci scappi il morto.

In quale altra situazione, di fronte ad eventi così drammatici, le cui cause sono straconosciute, dai rimedi che la comunità scientifica ripete ormai inascoltata da decenni, chi ha il potere di gestire le leve decisionali non sarebbe già intervenuto immediatamente? E invece, al contrario, da più parti si attacca il Green deal, le politiche climatiche diventano più timorose e si allontanano da ciò che servirebbe per decarbonizzare l’economia.

Detto questo di chi ci governa, va fatto un esame di coscienza collettivo; gran parte delle persone non è sufficientemente informata sulla gravità della crisi climatica e rischia la definitiva assuefazione. Di conseguenza non è predisposta a chiedere in modo risoluto una sterzata decisa relativamente alle politiche sull’energia e sul clima e ad attuare comportamenti virtuosi in ogni scelta di vita quotidiana. Tutto questo è determinante a consolidare lo status quo e accantonare l’urgenza di agire alla prima diminuzione di qualche grado di temperatura.

Come ha affermato il Segretario delle Nazioni Unite, Antonio Guterres all’apertura dei lavori della Cop27 a Sharm-El-Sheik, in Egitto: “Stiamo percorrendo l’autostrada verso l’inferno climatico con il piede sull’acceleratore”.

Non c’è speranza quindi? In realtà il futuro e nelle nostre mani, di ognuno di noi; la crisi climatica ha origine antropica e quindi l’uomo è in grado, se vuole, di adottare azioni concrete per affrontarla. Basta volerlo, a partire da oggi stesso, senza ulteriori rinvii.

CS – Legambiente Urgente agire contro Crisi Climatica