Ex Ospedale Civile: che fine farà il verde che lo circonda? Nessun lo sa!

Legambiente Gorizia APS ha letto con apprensione l’articolo apparso sul Piccolo circa “l’atto propedeutico al progetto esecutivo”, iter per la realizzazione del campus scolastico (di una nuova scuola per ospitare l’istituto Fermi/Galilei/Pacassi) di Via Vittorio Veneto, che implica l’abbattimento dell’edificio del vecchio ospedale, di tutte le pertinenze nonché, si presume, di gran parte degli alberi presenti in situ.
L’associazione ricorda di non essere ancora riuscita ad accedere con i propri esperti all’area verde circostante l’edificio dell’ex ospedale, nonostante ripetute richieste (recentemente è stata inoltrata la quarta richiesta), per poter analizzare da vicino lo stato del luogo e delle piante presenti.
Legambiente Gorizia APS teme che per la realizzazione del “campus” possa andare persa una buona parte dell’area verde, dove crescono numerosi alberi che hanno raggiunto notevoli dimensioni, e anche dei prati che dopo anni di abbandono stanno acquisendo la caratteristica dei prati stabili, protetti dalle normative regionali.
Un eventuale danno al verde (e la sua perdita) non si può ripristinare nel giro di pochi anni mettendo a dimora piante sostitutive, ma è anche quantificabile in termini monetari, secondo metodologie riconosciute a livello internazionale, per non dire che andrebbe contro il Regolamento vigente (UE) 1991/2024 sul ripristino della natura.
Fa inoltre rabbrividire che la proposta dello studio Recs Architects di Parma “tiene in considerazione che il parco del campus possa essere un ampliamento del Parco Basaglia e, quindi, in stretta connessione con la città” quando si sa che in tale parco, col pretesto di un “ripristino” in termini storici e paesaggistici, (“Progetto di rigenerazione urbana in chiave storico/culturale del Parco Basaglia di Gorizia”) è in atto un vero e proprio ecocidio con lo sterminio di un habitat consolidato di biodiversità urbana, che Legambiente Gorizia APS da anni sta tentando di salvare e tutelare.
Legambiente Gorizia APS chiede quindi che non si proceda a passo di carica all’abbattimento dell’ex ospedale civile e delle sue pertinenze e auspica che venga fatta un’analisi più approfondita e meditata del maturo patrimonio verde di tutta l’area, mettendo in luce i notevoli servizi ecosistemici garantiti dal verde, in particolare in un periodo di gravissima crisi climatica come quello che stiamo vivendo.
È noto infatti che in attesa di una drastica riduzione nell’uso delle fonti fossili di energia, il modo più valido per mitigare gli impatti delle ondate di calore è proprio quello di dotare le aree urbane di ampi spazi e corridoi verdi.
Legambiente Gorizia APS auspica quindi che prima di procedere drasticamente con l’abbattimento dell’ex ospedale, di tutte le sue pertinenze e del verde che lo circonda, che dovrebbe venir rimpiazzato tra l’altro da un teatro all’aperto da 400 posti, si proceda con una revisione attenta e puntigliosa del verde esistente, proprio anche in un’ottica dí potenziale danno arrecato alla città intera, e si cerchi di mantenerlo in vita il più possibile contrariamente a quanto accaduto agli olmi siberiani di via dei Cordaioli, ai pini del piazzale ATP, ai 3/4 bagolari del piazzale della stazione, ad alcuni platani dei giardini pubblici, (anche quelli messi a dimora l’anno scorso e già defunti!), agli ippocastani di Piazzetta Bernardelli, etc, etc, etc…