Sopralluogo nel cantiere in demolizione dell’ex ospedale civile, Gorizia
 
	SOPRALLUOGO NEL CANTIERE DI DEMOLIZIONE DELL’EX OSPEDALE CIVILE
GORIZIA 22 OTTOBRE 2025
Il 22 Ottobre 2025 Legambiente Gorizia APS, rappresentata dalla sua presidente Anna Maria Tomasich, accompagnata da Renato La Rosa – Referente infrastrutture verdi di Legambiente FVG, ed alcuni soci esperti della materia, Giancarlo Stasi – Consulente Fitosanitario, Leonardo Colletta – membro del Consiglio Direttivo e Fabrizio Dalla Costa, ha effettuato un sopralluogo nell’area verde del cantiere di demolizione dell’ex Ospedale civile di Gorizia.
Per EDR (ente appaltante) hanno partecipato al sopralluogo l’arch. Lara Carlot con collaboratrice, il Coordinatore della Sicurezza in fase di esecuzione (della ditta appaltatrice aseco) Ing. Maurizio Serafini, il Responsabile del Cantiere Ing. Gianluca Bubbola, l’Agronomo Glauco Pertoldi e altri 2 addetti di cantiere.
Prima di iniziare la visita a partire dall’ingresso di Via Tuscolano in direzione del monoblocco ospedaliero, Legambiente Gorizia APS ha spiegato il motivo per cui ha richiesto di effettuare il sopralluogo. Si tratta di salvaguardare il più possibile il grande patrimonio verde dell’area, che riveste un notevole valore ecosistemico per tutta la città.
Al momento i lavori in corso riguardano solo l’esecuzione delle opere di demolizione del corpo centrale e degli edifici accessori dell’ospedale, che viene fatta in modo selettivo, ovvero estraendo i rifiuti per frazioni omogenee destinate al riciclo e al riutilizzo del materiali. La ditta appaltante aseco e EDR hanno sottolineato che ai fini della demolizione non è necessario alcun abbattimento degli alberi attorno all’edificio centrale. Sarà eliminato un solo cedro, per grave stato di deperimento, nelle vicinanze della scuola convitto e della ex Rianimazione. Le altre alberature saranno potate da operatori specializzati con tagli di riduzione e di alleggerimento della chioma.
Legambiente Gorizia APS ha ribadito l’importanza di non intaccare l’apparato radicale degli alberi, evitando il transito dei mezzi di cantiere sulle aree sottochioma e di non accatastare materiali di cantiere a ridosso del fusto, osservazioni su cui i rappresentanti istituzionali e di cantiere hanno convenuto; è stato fatto osservare che molte aree verdi del cantiere al momento non sono state trattate in modo idoneo, con accatastamento di materiale attorno al fusto. Già durante la nostra permanenza in loco è stato eseguito lo spostamento a distanza di sicurezza di un mucchio di materiale demolito. Auspichiamo che le nostre indicazioni vengano rispettate, altrimenti nel tempo gran parte delle alberature andrà persa. Ricordiamo che i danni arrecati alle piante in genere si manifestano a distanza di anni dall’evento che li produce.
Aseco si è impegnata ad incaricare l’Agronomo Glauco Pertoldi affinché esegua una verifica di stabilità dei cedri che circondano il monoblocco per valutare e implementare le misure migliori da adottare nei loro confronti.
In vista della futura fase di progettazione, l’Associazione ha fatto presenti i criteri di progettazione multidisciplinare dei CAM (Criteri Ambientali Minimi) per il Verde pubblico, Il Regolamento UE 2024/1991 sul ripristino della natura, che impone di mantenere inalterata la superficie netta degli spazi verdi urbani e la copertura della volta urbana rispetto ai valori del 2024, per cui eventuali riduzioni dovranno trovare idonea compensazione nell’ambito del progetto stesso. La progettazione del Verde dovrà salvaguardare la biodiversità allo stato attuale e del patrimonio verde nel suo complesso nel compendio. È stata inoltre richiamata l’importanza che il Comune si doti di un Regolamento del Verde urbano, che dovrebbe disciplinare in modo chiaro ed esaustivo tutti gli interventi sul Verde, sia pubblico che privato.
Si è poi iniziato il sopralluogo vero e proprio.
Non abbiamo trovato alberi meritevoli di essere classificati come notevoli o monumentali, ma ve ne sono diversi di grandi dimensioni, che andranno mantenuti e tutelati adeguatamente. Il grande comprensorio di circa 12 ettari presenta comunque un importante biodiversità e quindi un valore ecosistemico per la città.
Il boschetto verso il corso d’acqua Vrtojbica andrà conservato, pulito e sistemato.
In primavera l’Associazione chiederà di effettuare un ulteriore sopralluogo per valutare meglio lo stato naturalistico/botanico del Verde nella fase vegetativa di quella stagione.
Abbiamo suggerito la disponibilità di Legambiente a elaborare un decalogo per il comportamento da tenere durante le lavorazioni, sia in fase di demolizione che in previsione della realizzazione della costruzione come da progetto, da trasmettere al R.U.P.
Legambiente Gorizia APS ha ricordato di aver effettuato una segnalazione alle Autorità preposte per sospetta violazione delle norme di igiene del lavoro durante operazioni in cantiere sabato 18 e domenica 19 Ottobre 2025; entrambe le parti hanno ribadito la propria posizione.
Si è invitato il Responsabile della Sicurezza del cantiere ad esercitare un maggiore controllo delle squadre operative e di tutte le maestranze in genere durante tutte le fasi del lavoro.
Si è inoltre venuti a sapere che Asugi (non presente al sopralluogo) sta progettando la realizzazione di un posteggio in un’area prativa adiacente alla scuola convitto; Legambiente cercherà di acquisire ulteriori informazioni in merito.
EDR ha comunicato che il progetto definitivo per la realizzazione del cosiddetto Campus è ancora in fase di elaborazione e Legambiente auspica che su questo venga aperto un confronto con tutti i portatori d’interesse prima della sua approvazione.
Legambiente Gorizia APS ha annunciato che farà formale richiesta di accesso agli atti per studiare il progetto e formulare le proprie osservazioni per la tutela del patrimonio verde del comprensorio.

 
  
  
  
  
  
  
  
  
 
 
	 
				