Bene la riqualificazione di parco Coronini, ma serve manutenzione ordinaria
Legambiente Gorizia sente di accogliere con plauso l’intervento di manutenzione straordinaria del parco Coronini. Nell’immediato, l’impatto visivo è comprensibilmente forte, certo vi sono state polemiche eccessive contro l’intervento. Semmai, è da criticare che sia mancata una manutenzione ordinaria regolare negli anni, per cui molte essenze dalla biologia esuberante (quali gli allori e le palme) hanno preso il sopravvento e hanno dato un’altra fisionomia al giardino.
E’ da auspicare che l’operazione prosegua con la rimozione dei tronchi caduti che bloccano una parte del sentiero che scende al prato. Peraltro, proprio questo presenta segni evidenti di insufficiente sfalcio, quali la presenza di erba vecchia e un inizio di incespugliamento – a opera principalmente di specie non autoctone quali il bambù e la broussonetia, che sarebbe poi molto oneroso eradicare una volta raggiunto lo stato legnoso. Se si vuole evitare che diventi bosco, è necessario che ci sia un piano di manutenzione ordinaria al quale lavorino persone esperte e sempre presenti all’occorrenza. Purtroppo, è tendenza generale spesso lamentata da Legambiente, l’abbandono delle buone pratiche, quotidiane, di gestione del territorio in favore di interventi di ripristino una tantum molto impattanti e costosi. L’appello è quindi in primis quello di salvaguardare il prato con sfalci regolari, e di promuoverne la fruibilità. In ogni caso per Legambiente è importante che le operazioni di riqualificazione siano svolte sotto il coordinamento di un esperto del settore (un agronomo o un architetto paesaggista) e operando nella filosofia della Carta di Firenze per la salvaguardia dei giardini storici.