“Puliamo il Mondo” a San Canzian d’Isonzo
È stata una mattinata spesa bene per i ragazzi delle classi prime della scuola secondaria di primo grado di Pieris che, con i loro insegnanti, mercoledì mattina hanno partecipato all’iniziativa di Legambiente “Puliamo il Mondo, per un Clima di Pace” nell’area golenale dell’Isonzo sotto il ponte di Pieris, svoltasi grazie al sostegno e l’adesione del Comune di San Canzian d’Isonzo.
Il Presidente del circolo “Ignazio Zanutto” di Legambiente, Michele Tonzar, insieme ai volontari dell’associazione, al delegato all’Ambiente del Comune Franco Devidè ed a quello all’Istruzione Claudio Pin hanno dedicato un primo momento ad illustrare l’iniziativa ai ragazzi e a sottolineare la necessità di tenere insieme la questione climatica (che ci fornisce un ulteriore segnale con questo ottobre dalle temperature estive) e i valori della Pace, da praticare concretamente a partire dai comportamenti quotidiani di ognuno.
Con grande sorpresa, i ragazzi hanno poi potuto assistere alla liberazione di alcuni animali (due civette, due merli, una gallinella d’acqua ed un riccio) da parte del gestore del Centro recupero fauna selvatica ed esotica di Terranova, Damiano Baradel, che il Comune ha voluto coinvolgere per arricchire ulteriormente la mattinata, il quale ha illustrato le funzioni e le caratteristiche della struttura, spiegando come avviene l’accudimento degli animali assistiti e soffermandosi, in particolare, sulle caratteristiche biologiche di quelli liberati sotto gli sguardi attenti e curiosi dei ragazzi.
Le operazioni di pulizia dai rifiuti si sono rivelate inaspettatamente piuttosto produttive; infatti, seminascoste nella vegetazione, sono stati raccolti una decina di sacchi di rifiuti indifferenziati (perlopiù plastica), la carcassa di un vecchio motorino, una bicicletta, un vecchio telefono cellulare (che ha dato modo a Legambiente di spiegare cosa sono e come devono essere smaltiti i Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche – RAEE), un cumulo di materiale edile e il copertone di un automezzo pesante che i ragazzi, con la provvidenziale ed efficace collaborazione dei due operatori comunali, hanno fatto rotolare e ad issare sul camion del Comune, insieme al resto dei rifiuti raccolti.
Al termine della mattina c’è stato il tempo per fare una riflessione sul consumo di acqua in bottiglia, equiparata all’acqua di rubinetto contenuta nelle borracce che molti dei ragazzi utilizzavano. Dal dialogo con loro è emerso l’impatto ambientale e sul Clima dell’acqua in bottiglia che, oltre ad essere molto meno controllata dell’acqua del rubinetto, usa la plastica prodotta dal petrolio, subisce lunghi trasporti per giungere al consumatore finale ed ha un costo enormemente maggiore.
Nelle prossime settimane Legambiente ha concordato con gli insegnanti un ulteriore appuntamento, stavolta nella sede scolastica, per effettuare una sorta di laboratorio sui rifiuti, con l’obiettivo di fornire indicazioni precise per una corretta raccolta differenziata dei rifiuti che produciamo.