La tutela delle rogge di San Vito al Tagliamento
Il giorno 21 dicembre 2012 alcuni esponenti di Legambiente di San Vito con l’architetto Moreno Baccichet, del direttivo di Legambiente di Pordenone, si sono incontrati con il sindaco Antonio Di Bisceglie, l’assessore all’ambiente Andrea Bruscia e l’architetto Zampese responsabile dell’assetto territoriale, per discutere in merito alle osservazioni formulate da Legambiente sui contenuti della delibera comunale del 5 maggio 2012 riguardanti la individuazione dei corsi d’acqua irrilevanti ai fini paesaggistici come richiesto dalla Regione. La giunta regionale infatti con delibera 1490/ 11, individuati una serie di criteri per determinare la rilevanza o non rilevanza paesaggistica dei corsi d’acqua, ha posto l’obbligo ai comuni di compilare le schede di rilevamento per definire gli elenchi dei corsi d’acqua irrilevanti.
Il Comune di San Vito ha affidato l’attività di indagine all’AIS ed ha emanato in data 3 maggio 2012 una delibera di approvazione delle schede di rilevamento delle Rogge Mussa, Versa, di Gleris e La Roja, che individuano come irrilevanti lunghi tratti di questi corsi d’acqua, senza soluzione di continuità, in corrispondenza delle aree insediative.
Legambiente, nella consapevolezza che il paesaggio è un patrimonio prezioso e irrinunciabile, che la Costituzione riconosce e tutela al pari del patrimonio storico e artistico, esaminate tali schede, ha ritenuto di opporsi con una serie di considerazioni.
Un’analisi avveduta delle mappe allegate alla delibera evidenzia che l’obiettivo dello studio tecnico effettuato era non tanto la determinazione della irrilevanza ai fini paesaggistici dei corsi d’acqua, quanto l’individuazione di aree da sottrarre ai vincoli della legge Galasso. Appare più un lavoro di riga e squadra che il risultato di un’approfondita indagine, in cui si evidenzia il proposito di voler sottovalutare anziché valorizzare tutti gli aspetti positivi che a un occhio attento non possono sfuggire. Basti sottolineare che lungo le sponde, che si vorrebbero sottrarre al vincolo attualmente in vigore, vi sono angoli di suggestiva bellezza paesaggistica e naturalistica, già apprezzate da pittori e scrittori, che Legambiente ha documentato con una serie di signiificative fotografie, oltre che testimonianze storiche pregevoli. (per citarne una, il mulino di Prodolone).
Le osservazioni espresse da Legambiente nell’incontro con l’Amministrazione Comunale non hanno trovato esito positivo. Accanto alla rassicurazione sull’impegno che il comune di San Vito spende e spenderà nella tutela dell’ambiente, una sintesi della risposta ricevuta è che la legge Galasso è inutile e inefficace, pertanto è meglio bypassarla, soprattutto per snellire l’iter burocratico nelle richieste di interventi edilizi , ovvero non ricorrere al parere oggi obbligato della commissione paesaggistica e muoversi con maggior scioltezza liberi da vincoli.
Cosa che non pare di evidente condivisione dal momento che i vincoli imposti non comportano gravi o pesanti limitazioni, se non i necessari controlli di compatibilità ambientali.
L’ iniziativa proposta dalla Regione di pervenire allo stralcio di alcune aree vincolate paesaggisticamente sta assumendo il carattere di una indifferenziata liberalizzazione in tutto il territorio regionale. I comuni incapaci di gestire positivamente un elemento di valore cercano di svestirsi dagli oneri burocratici che questo comporta eliminando il vincolo. Una possibilità che doveva servire a riconoscere la scarsa importanza di canali di bonifica o idraulici viene strumentalizzata per cancellare la protezione su strutture idriche organizzate dall’uomo fin dall’epoca medievale.
Secondo Legambiente quindi , in attesa di un piano paesaggistico regionale, che stenta a vedere la luce, la legge Galasso rimane l’unico seppur debole baluardo a tutela delle nostre rogge e di un paesaggio che rischia di essere sempre più violato e depauperato.
Per questo, consapevole che la rete di corsi d’acqua, rogge, fossati, è una caratteristica identitaria del territorio sanvitese, Legambiente sostiene che va conservata, salvaguardata e valorizzata e che laddove vengano individuati pregressi interventi invasivi o distruttivi si dovrebbe provvedere con opere di ripristino e riqualificazione, non certo di dismissione.
Legambiente conferma pertanto la richiesta all’Amministrazione Comunale di mantenere gli attuali vincoli paesaggistici e di adoperarsi positivamente per tutelare il territorio sanvitese, anche al fine di una fruizione da parte dei cittadini che includa sport, cultura e tempo libero, e auspica che il Comune diventi portatore di una politica esemplare nella tutela del paesaggio che sia di stimolo all’Amministrazione regionale.
Positivo riscontro da parte del sindaco e dell’assessore all’ambiente ha avuto la proposta di dare vita in San Vito ad un forum ambientale in cui avviare una partecipazione democratica nell’opera di tutela ambientale del territorio sanvitese.