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Riqualificazioni urbane a Gorizia: pensare ad un nuovo regolamento edilizio ecosostenibile

E’ molto positivo che il Comune favorisca il riuso delle aree urbane industriali inutilizzate evitando l’ulteriore consumo di suolo in aree agricole. Pensiamo che la riqualificazione delle aree produttive di via Trieste e di Straccis possa essere un’occasione da non perdere per progettare due nuove realtà moderne e con criteri a basso impatto ambientale. In tal senso crediamo che anche il nostro Comune dovrebbe dotarsi fin da subito di un nuovo regolamento edilizio che preveda l’obbligo di utilizzare tutte quelle tecniche oggi già ben diffuse che riducono i consumi energetici, ad esempio: mediante l’orientamento degli edifici, l’isolamento termico delle pareti, il riutilizzo delle acque piovane, l’applicazione di fonti rinnovabili, l’uso del verde per il mantenimento del micro-clima, etc.

Secondo l’Unione Europea tali norme saranno comunque obbligatorie dal 2021 quando tutti gli edifici dovranno essere energeticamente neutri, anche se ad oggi oltre 700 comuni in Italia si sono già mossi in quella direzione.

Dotare subito anche Gorizia di regole per l’efficienza energetica ne garantirebbe l’applicazione su questi progetti che risultano assolutamente significativi per entità, sia in termini di spazio usato che di abitanti potenziali (>100), migliorando l’impronta ecologica della città. Di conseguenza va senza dubbio rivisto il piano regolatore vigente che prevede edifici per oltre 230 abitanti nella zona di Monte Santo e che, a fronte di questi interventi interni al tessuto urbano, pare fuori luogo oltre che dannoso per la tutela dell’area rurale. Va inoltre sottolineato che la popolazione urbana continua a decrescere (secondo l’ISTAT: persi 6000 abitanti in 30 anni), ed ampio è il patrimonio edilizio, spesso storico, da recuperare, e per il quale chiediamo la massima attenzione.

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