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Interrogazione parlamentare sull’Isonzo e incontro col Ministro Clini

La preannunciata visita del Ministro dell’Ambiente Clini, nel corso della quale il Presidente della Provincia di Gorizia intende illustrare il progetto del “tubone”, un collettore di depurazione che raccoglierà le acque nere di tutti i 25 Comuni isontini trasportandole al depuratore di Staranzano, potrebbe essere un importante occasione da cogliere al volo per discutere anche di altri problemi urgenti legati al nostro amato fiume. Il riferimento va ovviamente ai noti problemi della gestione transfrontaliera delle acque che si trascinano da quarant’anni. Sottolineiamo che, tra l’altro, avrebbe dovuto svolgersi a giugno una riunione della Commissione permanete per l’idroeconomia; se si sia svolta o meno e con quali esiti come al solito niente si sa.

E’ per tutti questi motivi che è stata presentata in Senato una interrogazione parlamentare da parte del senatore Ferrante rivolta al Ministeri dell’Ambiente e degli Esteri per capire quali siano le intenzioni del Governo sulle problematiche dell’Isonzo, soprattutto in relazione agli insufficienti rilasci di acqua dalla diga di Salcano, necessari a garantire una portata minima costante per il fiume a valle. Secondo Legambiente è possibile giungere ad una soluzione se e soltanto se le Autorità centrali hanno intenzione di impegnarsi seriamente in termini di rapporti diplomatici con la vicina Slovenia; e tenendo in considerazione che molteplici sono i temi di discussione dell’agenda diplomatica fra i due Paesi, fra cui il rigassificatore e la TAV. Temi strategici ma che hanno effetti ambientali a livello locale e che dunque presuppongono un’azione coordinata e condivisa da parte del Governo con la Regione e gli enti locali.
In merito al progetto del “tubone”, Legambiente sta acquisendo in questi giorni tutta la documentazione necessaria per poter formulare un parere, che verrà reso pubblico nei prossimi giorni.

 

Qui il testo dell’interrogazione.