Legambiente FVG fa le pulci a Friuli Doc
Comunicato stampa Udine, 18 settembre 2012
Con la lente di Sagre Virtuose, a caccia delle tracce di sostenibilità ambientale della più importante manifestazione friulana
Legambiente FVG ha visitato con occhio critico i festeggiamenti della 18° edizione di “Friuli doc”. Per l’associazione ambientalista è stato lo staff che segue il Concorso regionale “Sagre Virtuose” ad addentrarsi fra gli stand per valutare la sostenibilità della manifestazione rispetto agli standard del Concorso, il cui obiettivo è promuovere la riduzione degli sprechi generati proprio dalle manifestazioni ludiche.
Il confronto con la precedente edizione è stato senza dubbio positivo anche se molto rimane ancora da migliorare. Quindi Legambiente ringrazia l’Amministrazione comunale per aver accolto e realizzato alcune delle proposte che fece in fase di organizzazione di questo evento al fine di renderlo un po’ più virtuoso.
Il caotico flusso di auto alla esasperante ricerca di un parcheggio in centro, che tanto disagio crearono soprattutto ai residenti, quest’anno è stato notevolmente ridotto. L’incremento del servizio navetta di autobus che dai “piazzali scambiatori” decentrati hanno accompagnato i visitatori in centro è stato un ottimo espediente per raggiungere questo buon risultato. E’ da augurarsi che queste misure siano considerate una prova generale per avviare questo sistema nel corso di tutto l’anno a beneficio della fluidità del traffico in città, migliorando la sicurezza veicolare, favorendo la mobilità dei pedoni, dei ciclisti e dei mezzi pubblici
L’incremento del numero di corse dei treni su Udine ha inoltre favorito gli avventori pendolari.La buona gestione della quattro giorni di Friuli Doc è stata resa possibile dal corposo impiego di Forze dell’Ordine, in collaborazione con la Protezione Civile, gli Operatori Sanitari e cittadini volontari.
Altro risultato degno di nota è il servizio di raccolta dei rifiuti per il quale, rispetto all’anno passato si registra un notevole miglioramento. Merito anche della NET, che ha disseminato l’area festeggiamenti di molti raccoglitori per la raccolta differenziata e di ogni misura. Tale pratica, unita a una discreta collaborazione da parte degli standisti e del pubblico più attento, ha evitato alla città episodi di degrado e sporcizia come verificatosi negli anni passati.
La modalità di dislocazione dei diversi cassonetti non si è rivelata però pienamente efficacie: succedeva infatti che la gente non attraversasse i tendoni, nella bolgia più assoluta, per cercare il contenitore adatto. Ognuno sceglieva un bidone a caso e ci buttava tutto con aria perplessa. Così lo sforzo è andato in parte vanificato!
Discorso diverso invece per alcuni stand delle Pro Loco, specialmente quelli che utilizzavano piatti biodegradabili. Quasi nessuno però utilizzava bicchieri e posate riutilizzabili. Mentre un buon contributo alla riduzione della produzione dei rifiuti, specie di lattine e plastica, è venuto dall’impiego massiccio di distributori alla spina di birra, vino e bibite. Bene anche l’impiego di bottiglie di vino e calici di vetro da restituire.
Dai ristoratori invece ci si sarebbe potuto aspettare che fossero organizzati meglio rispetto alle sagre.
Legambiente aveva proposto l’ulteriore soluzione migliorativa di acquistare in maniera “centralizzata” tutto il necessario per la somministrazione di pasti e bevande in materiale biodegradabile (laddove non venisse già adottato il lavabile), così da ridurre notevolmente l’impatto ambientale dei festeggiamenti.
Ad esempio la Festa della Sedia di Manzano, seppur più piccola di Friuli Doc, ma come Friuli Doc ospitante numerosi standisti autonomi, ha accolto questo suggerimento di Legambiente, seguendo le indicazioni generali riscontrate nella pagina web di “Sagre Virtuose” (www.legambientefvg.it). Gli organizzatori di Manzano hanno fatto un semplice calcolo di convenienza a tavolino e hanno organizzato una sorta di gruppo d’acquisto per tutti gli standisti, acquistando piatti, bicchieri e posate in astuccio, in materiale biodegradabile riscontrando alla fine grande soddisfazione. I prodotti innovativi non hanno comportato spese di acquisto superiori rispetto a quelli in plastica usa e getta e un grande risparmio economico e organizzativo l’hanno avuto nella gestione e smaltimento dei rifiuti, poiché il materiale da smaltire era in gran parte omogeneo e degradabile. Questa pratica ha anche il vantaggio di ottenere un impatto ambientale assai inferiore con minore produzione di CO2 equivalente emessa in atmosfera. Anche per questa prassi ci si augura che, di miglioramento in miglioramento, per il prossimo anno anche a Udine si possa praticare l’esempio della Pro loco di Manzano.
Non dimentichiamo che la cura della sostenibilità ambientale di una manifestazione così complessa, che si svolge in pieno centro storico, accresce il piacere di chi la frequenta, ricaduta non sempre scontata nel caso di eventi tanto imponenti. Queste e altro ancora sono le azioni virtuose in base alle quali è stato organizzato il concorso Sagre Virtuose, obiettivi che potrebbero qualificare anche Udine e Friuli doc, quali in primis la riduzione dei rifiuti e dei consumi energetici. Si vorrebbe che anche questo evento, così importante per il Friuli tutto, potesse vantare il marchio della sostenibilità applicata al divertimento, ovvero il logo di “Sagre Virtuose”.