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Il punto sul rigassificatore di Zaule

Il punto sul rigassificatore di Zaule

Rigassificatore ZauleRigassificatore di Zaule

In allegato una sintesi della conferenza stampa tenutasi il 13 aprile a Trieste da Legambiente e WWF Italia a proposito dell’istanza di prelievo presentata il 25 marzo 2015 presso il TAR dl Lazio, che chiede venga discusso quanto prima il ricorso presentato nel 2009 dalle due associazioni contro il decreto del Ministero dell’Ambiente che – nel 2009 – ha approvato la compatibilità ambientale per il progetto della Gas Natural.

 

Nella seconda pagina dell’allegato sono sintetizzati gli elementi principali del ricorso (presenza di mercurio e altre sostanze tossiche nei fondali della baia di Muggia, raffreddamento e clorazione delle acque della baia di Muggia, scarsa qualità degli studi presentati, mancanza di studi sugli impatti sulla salute umana, ecc.).

Nella conferenza stampa sono intervenuti il biologo marino Carlo Franzosini per il WWF Italia e il presidente di Legambiente Trieste Andrea Wehrenfennig, che hanno annunciato il lancio di una raccolta fondi pro spese azioni legali (perchè il costo della vertenza al TAR del Lazio potrebbe ammontare – nel caso peggiore – a 20-30.000 euro) con una lettera aperta inviata a tutti i rappresentanti della politica e delle istituzioni locali, che hanno manifestato la loro contrarietà alla realizzazione del rigassificatore, affinchè contribuiscano a questa azione legale, che – in caso di annullamento del decreto iniziale da parte del TAR – potrebbe porre la parola fine, in modo definitivo, a questa battaglia infinita.

Un fondo a sostegno dell’azione legale è stato costituito sul conto corrente postale n. 12559340, IBAN IT64 I076 0102 2000 0001 2559 340 intestato al Circolo Verdeazzurro Legambiente Trieste, con la causale “pro spese azioni legali contro rigassificatore Trieste Zaule”.

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