Storie di nuova agricoltura
Comunicato stampa Pordenone, 13 gennaio 2016
Tra video, passeggiate e nuova agricoltura:
ecco la nuova campagna di Legambiente Pordenone su cibo e paesaggio
– storie di nuova agricoltura –
Le produzioni agricole trasformano il territorio. Un progetto di Legambiente Pordenone mappa tante piccole aziende che, fra tradizione e innovazione, fondano economie sostenibili
http://lanuovaecologia.it/il-cibo-e-paesaggio/
Dalle produzioni di zafferano alla riscoperta della pitina, dai formaggi caprini al succo di mele antiche: la provincia di Pordenone si rivela ricca di iniziative di nuova agricoltura, portate avanti da una miriade di piccole aziende virtuose, in equilibrio tra tradizione e innovazione, alla ricerca di vie d’uscita dalla crisi attraverso un ritorno rivisitato alla terra. La campagna del circolo Legambiente “Fabiano Grizzo” di Pordenone per il 2015 e il 2016, sostenuta dalla Regione Friuli Venezia Giulia, si intitola “Il cibo produce e trasforma i paesaggi” e intende esplorare proprio l’impatto di queste attività agricole sul territorio, il significato che hanno per le comunità locali e che prospettive future offrono, anche in vista dell’uscita dei nuovi bandi del Piano di sviluppo rurale.
«Lo spunto della campagna», spiega Moreno Baccichet, architetto e coordinatore del progetto, «nasce da una riflessione sul tema di Expo 2015. La nostra lettura della produzione di cibo è particolare: indaghiamo come le diverse tradizioni del cibo si siano via via sedimentate e abbiano prodotto paesaggi diversi sugli stessi posti, a partire dall’Ottocento fino a oggi. Ci interessa capire come l’evoluzione della società contemporanea e soprattutto del rapporto tra città e campagna possa portare anche ad avere delle trasformazioni sul paesaggio, indotte dagli stili di vita, dai modelli comportamentali, dalle abitudini alimentari della popolazione».
La campagna si svolge attraverso uscite d’esplorazione a piedi, in cui l’obiettivo di Legambiente non è illustrare a chi partecipa uno stato di fatto, ma sollecitare l’osservazione delle singole persone, un dibattito. Durante le passeggiate, che si svolgono a cadenza mensile, è possibile incontrare alcuni imprenditori locali, ascoltando dalla loro stessa voce le motivazioni per cui è nata l’azienda, perché è stato scelto un determinato prodotto e spesso lo si può anche assaggiare. La prossima esplorazione partecipata, prevista in febbraio, sarà a San Giorgio della Richinvelda.
«Oltre a queste manifestazioni peripatetiche di conoscenza», prosegue Baccichet, «cerchiamo attraverso l’analisi delle cartografie, dei testi dell’Associazione agraria friulana e delle riviste che si interessavano di agricoltura nei diversi periodi storici, di ricostruire quello che è stato in passato il nostro rapporto con le produzioni locali. Alcuni cibi sono completamente scomparsi e, assieme a loro, anche interi paesaggi sono stati cancellati, ad esempio quello delle risaie».
L’associazione ambientalista intende lanciare un messaggio alla politica: il futuro dell’agricoltura non deve essere considerato solo in termini burocratici, per ottenere i finanziamenti che l’Ue mette a disposizione attraverso la PAC, serve invece una politica territoriale autonoma, specifica del Friuli Venezia Giulia. Le nuove pratiche territoriali infatti producono trasformazioni con un impatto forte, basti pensare al boom nella produzione del prosecco in pianura, che non ha a che fare con la nostra tradizione e finisce negli Stati Uniti o in Cina.
La campagna comprende anche la produzione di materiale divulgativo, una pubblicazione e una serie di videointerviste disponibili su Youtube, che raccontano alcune aziende locali, realizzate dalla giornalista Elisa Cozzarini. «Queste realtà imprenditoriali, con azioni dirette o indirette, trasformano il paesaggio in base a principi coerenti con la tradizione e con la nostra visione di un futuro sostenibile», spiega Baccichet, «privilegiamo esperienze di costruzione di filiere corte, di agricoltura sociale, di recupero di prodotti tradizionali, reinterpretati in modo moderno, oppure di nuove produzioni che permettono di inquinare meno, avvicinandosi a una gestione più ecologica dello spazio agricolo». I video relativi alla campagna si possono visualizzare liberamente su Youtube. Questo il link alla playlist “Storie di nuova agricoltura”: http://bit.ly/1ZgK3RU
Le videointerviste e le riflessioni sul futuro dell’agricoltura saranno alla base di un incontro aperto al pubblico domenica 24 gennaio 2016 (ore 16-18,30) dal titolo “Ci sarà un’agricoltura in Friuli Venezia Giulia nel 2021?”, presso la Sala eventi del Padiglione 5 della fiera Agriest a Torreano di Martignacco (UD).
Legambiente Pordenone