Legambiente ha incontrato il sindaco di Gorizia
Si è svolto ieri un incontro istituzionale tra Legambiente Gorizia, rappresentata dal presidente Luca Cadez, e il Sindaco di Gorizia Rodolfo Ziberna, affiancato dall’Assessore Francesco Del Sordi. L’incontro richiesto da Legambiente ha avuto come oggetto alcune delle tante questioni ambientali inerenti la nostra città, spaziando fra Isonzo, mobilità, partecipazione, urbanistica ed altri, sintetizzati in una nota dell’associazione lasciata al Sindaco.
Sul piano della mobilità Legambiente ha ribadito la necessità di adottare un nuovo piano del traffico, e la contrarietà alla riapertura alle auto di galleria Bombi, posizione questa condivisa anche con la FIAB. Mentre sul tema mobilità sostenibile, il Comune ha dato disponibilità ad una riunione a stretto giro con Legambiente per discutere delle piste ciclabili di Corso Italia ma non solo. Il tema della partecipazione dei portatori d’interesse, qui come su altre questioni (es: centrali a biomasse, pianificazione territoriale ecc.), è fondamentale. Coinvolgere prima di una progettazione gli stakeholder – come le associazioni ambientaliste – consente di trovare soluzioni migliori, individuare meglio impatti potenziali e di ridurre la conflittualità con i cittadini. Legambiente ha poi preso atto positivamente dell’attività che sta svolgendo il Comune per la questione Livarna, e che a seguito della segnalazione degli ambientalisti si sta attivando anche per la questione dei rilasci dei sedimenti lungo l’Isonzo dopo lo svuotamento del bacino di Santa Lucia/Most na Soči. Sull’urbanistica, Legambiente chiede anche qui maggiore partecipazione, e di avviare un censimento del patrimonio di aree dismesse o sottoutilizzate, che secondo l’associazione ammontano a circa 50 ettari, magari coinvolgendo Dipartimento di ingegneria e architettura dell’ateneo triestino per progetti di rigenerazione urbana. Sul versante del verde urbano, sono state chieste più risorse umane per il Servizio verde pubblico, e la redazione di un piano del verde, e di un regolamento che indirizzi meglio i privati nella gestione delle alberature – molte storiche – in funzione sia di conservazione/miglioramento della “città giardino” che di adattamento al cambiamento climatico.
Legambiente ha ribadito la disponibilità a confrontarsi in maniera costruttiva con l’Amministrazione comunale su queste e altre tematiche.