Legambiente: trasparenza e dialogo per la gestione del verde a Pordenone
Creare occasioni pubbliche di condivisione delle informazioni e un dialogo tra amministrazione e residenti in merito alla manutenzione, cura, abbattimento, piantumazioni. Questa era una delle richieste presentate al Comune di Pordenone lo scorso settembre da parte di un gruppo di cittadini, appoggiati anche dal circolo Legambiente “Fabiano Grizzo”. Gli abbattimenti di alcuni alberi, lunedì 8 marzo, realizzati ancora una volta senza un dialogo con la cittadinanza, dimostrano che la richiesta di condividere le decisioni riguardanti il verde non è stata presa in considerazione. È accaduto peraltro dopo l’affermazione, di alcuni mesi fa, per cui gli alberi in Viale Grigoletti non verranno toccati. Legittimamente, sono molti i cittadini preoccupati, anche perché non informati.
Legambiente non è stata consultata nemmeno a proposito della revisione del regolamento di polizia rurale, per cui altre amministrazioni invece chiedono una collaborazione e osservazioni da parte dell’associazione ambientalista. Il circolo ribadisce l’importanza di permettere alla cittadinanza e alla società civile di partecipare in modo consapevole alla gestione del patrimonio arboreo e naturale, come previsto dalla normativa europea e nazionale.
Gli spazi verdi urbani svolgono un ruolo importante non solo dal punto di vista ambientale, ma anche socio-culturale. Il verde in città, che comprende sia lo spazio pubblico sia i giardini privati, gli alberi e i prati, se adeguatamente pianificato, progettato e gestito, regala alla società importanti benefici, i cosiddetti servizi ecosistemici. Solo per fare qualche esempio: gli alberi migliorano la qualità dell’aria, grazie all’assorbimento di inquinanti e polveri sottili (e questo appare tanto più importante in tempo di pandemia), agiscono sui livelli di rumore, fungono da “climatizzatore naturale”, grazie al loro potere raffrescante, aumentano il valore economico degli immobili, rendono più gradevole e attrattivo il paesaggio, anche con finalità turistiche. Da non sottovalutare neanche il potere del verde urbano sul benessere psicofisico dei cittadini.
Per concludere, per l’associazione ambientalista, serve una visione di insieme, pianificata con il coinvolgimento dei cittadini e dei privati proprietari di giardini, il cui ruolo può essere valorizzato nell’ottica del bene comune. Pordenone non ha neppure un esemplare iscritto nel Registro degli Alberi monumentali, mentre la vicina Porcia ne ha tre. Eppure la nostra è una città ricca di verde grazie allo straordinario corridoio ecologico rappresentato dal Noncello, da tutelare e valorizzare per il suo valore naturalistico, prendendo spunto da quanto fatto al parco del Seminario.