Intervento di Legambiente FVG al Global Strike del 24 settembre a Udine
Buongiorno a tutti,
Sono Maria Teresa Declara, rappresentante del gruppo giovani di Legambiente FVG.
L’emergenza climatica che il Pianeta sta vivendo necessita, come sappiamo, di azioni concrete, rapide e tempestive da parte dei Governi di tutto il mondo.
Gli ultimi dati riportati dai più importanti scienziati mostrano cambiamenti senza precedenti del clima mondiale.
In agosto Legambiente, in collaborazione con il comitato glaciologico italiano ha monitorato lo stato di salute di 13 diversi ghiacciai alpini per raccontare gli effetti dei cambiamenti climatici.
In Canin, sulle Giulie, in 100 anni, la superficie del ghiacciaio si è ridotta dell’83% e il volume del 94%. Sempre sulle Giulie la temperatura è aumentata di 1,6° ma di questi 1,3° negli ultimi 30 anni, in estate di 2,7° ma di questi 2° negli ultimi 30 anni.
Scendendo dal Canin ci siamo fermati a Sella Nevea dove è prevista la costruzione di un nuovo impianto da sci esposto a mezzogiorno interamente sotto la linea di affidabilità della neve. Questo non è costruire futuro, non è creare lavoro sostenibile.
È evidente, da queste semplici evidenze “domestiche” che il mondo non sta rispettando i target definiti nell’accordo di Parigi. Inoltre impressionante l’accelerazione del fenomeno negli ultimi 3 decenni.
Se il ghiaccio si scioglie prematuramente, scusatemi la metafora, la natura piange, e questo genera sofferenza, dolore e insicurezza. Ma non per tutti alla stessa maniera. Se poi allarghiamo lo sguardo agli altri problemi che affliggono il globo, quali perdita drammatica della biodiversità, alterazione dei cicli dei nutrienti o la perdita di suolo, grande serbatoio di CO2, ci chiediamo ancora a più forza dove stiamo andando.
La partecipazione ed il sostegno a queste lotte, si intrecciano fortemente con l’impegno di Legambiente nelle attività del progetto Youth 4 Planet, che vede la comunità associativa impegnata nel rilancio di campagne di mobilitazione per il clima, sia a livello nazionale che locale. Condividere piazze e luoghi di discussione, partecipazione e confronto con migliaia di giovani volontari ed attivisti è uno dei pilastri fondanti della natura del movimento ambientalista, che da oltre 40 anni lotta e costruisce, insieme, il mondo di oggi e domani. Nel 1991 abbiamo lanciato la prima petizione dell’associazione contro il cambiamento climatico.
E’ per me un onore farlo con i giovani dei FFF. Costruire una rete sempre più larga per una battaglia che deve allargare la rete e resistere all’usura del tempo. Non è una moda ma è la battaglia di una generazione che crede e vuole un futuro diverso, equo e sostenibile, un futuro amico della terra e insofferente alle ingiustizie.
La prossima COP26 di novembre a Glasgow, e chiudo, rappresenta un punto di svolta fondamentale nella lotta alla crisi climatica. Gli accordi di Parigi rischiano di restare inefficaci, la transizione energetica stenta a decollare; alle dichiarazioni di impegno dei leader mondiali non sono seguiti i fatti. Per questo l’appuntamento di Glasgow dovrà necessariamente restituire impegni concreti sull’azzeramento delle emissioni di CO₂ in atmosfera e sulla giustizia climatica.
Infatti, i costi della transizione energetica non possono ricadere sulle spalle delle categorie più deboli e per lo più incolpevoli; al contrario bisogna sfruttare la crisi climatica per modificare il nostro modello di sviluppo in chiave solidaristica, resiliente ed equa. Le mobilitazioni dei Fridays For Future stanno rappresentando, con forza, il rilancio dei temi legati al cambiamento climatico, dopo due anni di pandemia ed emergenza sanitaria.
Legambiente aderisce e sostiene convintamente le iniziative per il Global Strike di settembre, anche in vista delle mobilitazioni di ottobre, in occasione della Pre – COP che si terrà a Milano.
Buon lavoro a tutti. Abbiamo ancora la forza del sorriso e l’ottimismo di chi ha appena iniziato una lunga strada.