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Legambiente FVG: notizie allarmanti, preoccupa il possibile coinvolgimento di aziende a maggioranza pubblica

La magistratura vada a fondo per tutelare il riciclo e la corretta gestione dei rifiuti e la politica eserciti al meglio il ruolo di garanzia e presidio di legalità.
 
Legambiente ha appreso con preoccupazione le notizie apparse sulla stampa sul presunto traffico di rifiuti tra Friuli, Veneto e altri Paesi fuori dai confini nazionali. Per questo, attraverso gli avvocati del centro di azione giuridica di Legambiente, si costituirà al più presto come persona offesa allo scopo di recuperare tutte le informazioni utili a comprendere le ragioni degli investigatori.
 
“La magistratura vada a fondo in questa vicenda in modo che la corretta gestione dei rifiuti venga tutelata – commenta Legambiente –. La legalità deve essere garantita specialmente quando si tratta di aziende pubbliche che si sono impegnate nell’innovazione e la promozione dell’economia circolare”.  Contestualmente l’associazione aspetta chiarimenti e massima trasparenza dalle parti coinvolte, non intendendo sottovalutare il ruolo di presidio di garanzia e di legalità che li deve caratterizzare, a maggior ragione se guidati da enti pubblici. 
 
Legambiente sottolinea inoltre come sia importante non utilizzare vicende giudiziarie per screditare l’importanza del recupero della frazione organica attraverso impianti di digestione anaerobica che rientrano a pieno titolo tra quei processi virtuosi che possono maggiormente aiutarci nel raggiungimento di importanti risultati di riduzione della produzione di rifiuti residui urbani e nella cattura delle emissioni climalteranti.
 
Legambiente FVG si è costituita come parte offesa anche nell’incendio del capannone colmo di rifiuti a Mossa. Incendio prevedibile commenta sandro cargnelutti, presidente dell’associazione.

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