Due incontri sui temi dei cambiamenti climatici con due ospiti d’eccezione: Filippo Giorgi e Sandro Carniel
Questa settimana vi invitiamo a due incontri sui temi dei cambiamenti climatici con due ospiti d’eccezione:
il climatologo Filippo Giorgi, premio Nobel e Direttore della Sezione Scienze della Terra dell’ICTP, parlerà de “I cambiamenti climatici dal globale al locale: il Mediterraneo e il Friuli Venezia Giulia”, venerdi 27 maggio alle ore 18 al Teatro comunale France Prešeren di Bagnoli/Boljunec. L’evento fa parte del ciclo “Quale futuro? Il nostro ruolo nei cambiamenti climatici” organizzato dal Comune di S. Dorligo della Valle-Dolina col Circolo Verdeazzurro Legambiente Trieste
l‘oceanologo Sandro Carniel, ricercatore e dirigente di ricerca del CNR, divulgatore scientifico, presenterà il suo ultimo libro “Il mare che sale. Adattarsi a un futuro sott’acqua” dialogando con la giornalista Elisa Cozzarini, sabato 28 maggio alle ore 17.30 all’Antico Caffè San Marco in via Battisti 18A. L’evento è organizzato dal Circolo Verdeazzurro Legambiente Trieste.
Filippo Giorgi. massimo esperto a livello internazionale nel campo delle scienze geofisiche, modellistica climatica e cambiamenti climatici, ci spiegherà che l’Italia e il Mediterraneo risultano essere zone particolarmente sensibili al riscaldamento globale, con un’accelerazione dell’emergenza climatica. Negli scenari “business as usual”, questo riscaldamento potrebbe raggiungere ulteriori 3-4 gradi entro il 2100, con conseguenze come l’aumento di eventi meteo catastrofici (alluvioni, siccità, incendi), che possono mettere a repentaglio lo sviluppo sostenibile della società. Nei prossimi anni ci dobbiamo aspettare un aumento di eventi meteo climatici molto intensi, un aumento del livello del mare che potrebbe raggiungere anche un metro negli scenari più estremi e lo scioglimento dei ghiacciai alpini.
L’innalzamento del livello del mare è uno dei peggiori incubi della crisi climatica ed è anche il tema dell’ultimo libro di Sandro Carniel, oceanografo di fama internazionale e divulgatore. Con “Il mare che sale. Adattarsi a un futuro sott’acqua”, da poco uscito per edizioni Dedalo, lo scienziato analizza in poche pagine, scritte con la chiarezza che lo contraddistingue, un fenomeno su cui restano molti interrogativi ma che inevitabilmente segnerà il futuro del pianeta: per questo è necessario prepararsi.
Durante l’evento, l’oceanografo cercherà di rispondere a domande urgenti come: fino a quando i nostri mari continueranno a crescere? Di quanto può aumentare il loro livello entro la fine del secolo? Siamo ancora in tempo per invertire questa tendenza?
La crisi climatica sta modificando aspetti della nostra vita che fino a poco tempo fa pensavamo immutabili. Tra le grandi trasformazioni che più incideranno c’è l’inesorabile aumento del livello degli oceani, che accelera divorando terre e mettendo a rischio megalopoli costiere, cambiando la nostra geografia fisica e mentale.
Tra fake news e pareri gridati, il testo di Carniel arriva forte e chiaro a tradurre i messaggi della scienza e indica le azioni di adattamento non più rinviabili per un problema il cui impatto sarà enorme, in pochissimi anni. La sua è un’analisi lucida e spietata di un’emergenza causata dall’uomo, che produce già i suoi effetti e molti altri ne produrrà. Carniel vuole chiamare all’azione, lanciare un messaggio di speranza: i problemi si risolvono solo se vengono affrontati con serietà e determinazione. Chiudere gli occhi non è una soluzione.