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Isonzo da esplorare: un convegno guardando a GO! 2025

Isonzo da esplorare: un convegno guardando a GO! 2025

C’è un tratto ancora inesplorato dell’Isonzo: è quello che dal confine giunge a Gorizia. Il fiume “sacro alla patria”, conosciuto in tutto il mondo per essere stato teatro di sanguinose battaglie nella Prima guerra mondiale, non è invece molto noto per la sua ricchissima biodiversità. È per questo che la Società Alpina Friulana, in collaborazione con la Sezione CAI di Gorizia, promuove il convegno “Isonzo. Fiume sacro, tra natura e criticità di gestione”, venerdì 14 ottobre alle ore 18.30 al Kinemax di Gorizia. L’iniziativa, organizzata nell’ambito del percorso “Le forme dell’acqua”, è sostenuta dalla Regione Friuli Venezia Giulia e guarda all’orizzonte del 2025, anno in cui Gorizia e Nova Gorica saranno capitale della cultura europea.

Ad aprire il convegno sarà Elio Candussi, appassionato conoscitore di storia locale, del CAI Gorizia, che porterà all’attenzione del pubblico le valenze paesaggistiche del tratto fluviale tra il parco Piuma e Salcano. Qui sono stati ritrovati i resti di quattro ponti, che raccontano la storia dell’Isonzo negli ultimi centocinquant’anni.

Interverrà poi il naturalista Pierpaolo Merluzzi, a descrivere le molte valenze ecologiche del fiume nel tratto goriziano, fin dove questo giunge a lambire il Carso. Merluzzi si concentrerà in particolare sui preziosi boschi ripariali, che in poco spazio presentano una grande varietà di ambienti, abitati da molte specie, tra cui il picchio e il cervo volante, legati alla presenza di legno morto. In quest’area sono state addirittura scoperte nuove specie di funghi, a suggerire quanto c’è ancora da ricercare intorno al fiume.

Elisabetta Pizzul, idrobiologa all’Università di Trieste, si concentrerà sulla fauna ittica, che conserva, nonostante le tante pressioni, notevoli caratteristiche, come la presenza più occidentale di alcune specie balcaniche. Nel suo intervento, l’analista ambientale Luca Cadez, dell’Università di Udine e CAI Gorizia, spiegherà perché sarebbe importante sviluppare un quadro di riferimento conoscitivo generale del fiume, ancora assente, che sia in grado di raccogliere le tante questioni e problemi nel loro complesso, e promuovere una gestione transfrontaliera in conformità con la Direttiva Acque.

A coordinare il convegno sarà la giornalista e scrittrice Elisa Cozzarini. Associazioni e comitati che operano lungo l’asta fluviale sono invitati a partecipare e intervenire.

Il giorno successivo, sabato 15 ottobre, SAF e CAI Gorizia propongono un’escursione lungo le sponde del fiume, per osservare da vicino le valenze e criticità argomento del convegno. L’appuntamento è alle 9.00 presso il Parco Piuma.

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