Pirati della plastica sulle sponde dell’Isonzo
Ogni anno, il mare porta decine di tonnellate di rifiuti a riva. L’80% di questi rifiuti è fatto di plastica. Ma per arrivare al mare, tutti i rifiuti passano per un fiume. È proprio su questo che l’iniziativa di citizen science Plastic Pirates – Go Europe! si concentra.
Partita nel 2020 in Germania, piano piano è stata estesa a tutta Europa e quest’anno è approdata in Italia sotto la direzione del CNR, Marevivo e Legambiente. L’obiettivo è quello di campionare ed esaminare i rifiuti, specialmente quelli plastici, che si trovano lungo le sponde dei fiumi italiani, andando così a contribuire ad una mappa dei rifiuti che copra tutta Europa. Si tratta di un protocollo di campionamento delle acque molto semplice, tarato per ragazzi delle scuole secondarie, per valutare la presenza di microplastiche (e rifiuti plastici) in ambiente fluviale.
In concreto, questo vuol dire coinvolgere i cittadini in un’iniziativa di citizen science, ovvero quando persone comuni e interessate contribuiscono alla ricerca scientifica tramite osservazioni e misurazioni.
In Friuli Venezia-Giulia, la campagna è stata coordinata dalla sezione regionale di Legambiente e resa operativa dai circoli di Gorizia e Monfalcone.
Il campionamento è stato svolto nel Parco Naturale sull’Isonzo Campagnuzza Sant’Andrea – Štandrez- che si trova a Gorizia, sulla sponda sinistra del fiume Isonzo, a pochi minuti dal centro città. grazie anche al Coordinatore del Comitato “Amici del Parco” Giuseppe Sansone che ha descritto la storia e le caratteristiche del Parco realizzato piu’ di venti anni fa grazie a finanziamenti comunitari: l’area verde sorge su una vecchia discarica, ora quasi del tutto bonificata.
Per realizzare lo svolgimento dei campionamenti, i circoli si sono avvalsi della cooperazione dell’Istituto Superiore G. D’Annunzio di Gorizia e della Scuola Media G.I Ascoli.
Prima di scendere in campo i ragazzi della classe 4ABA, dell’Istituto Tecnico Chimica, Materiali e Biotecnologie Ambientali dell’ISISS D’Annunzio di Gorizia hanno svolto un percorso di formazione on-line, insieme alle altre realtà partecipanti sparse su tutto il territorio italiano, che ha consentito loro di prendere confidenza con il protocollo di campionamento proposto dal progetto, al fine di applicarlo e spiegarlo agli studenti delle scuole medie durante la successiva uscita sul fiume.
Mercoledì 30 novembre quindi, due classi prime delle medie hanno svolto l’attività sul campo sulle rive dell’Isonzo aiutati e supervisionati dagli studenti della classe 4ABA, dell’istituto superiore, assieme a docenti e volontari di Legambiente.
Nell’arco di due ore, i ragazzi si sono divisi in tre squadre, una delle quali ha setacciato la riva e le sponde dell’Isonzo alla ricerca di rifiuti anche spiaggiati, un secondo gruppo, aiutato dai professori, ha posizionato una rete per catturare le microplastiche in acqua, mentre l’ultimo gruppo ha funto da reporter e fotografato tutte le operazioni.
In sole due ore sono stati raccolti circa 1,2 chili di plastica e 5 chili di altri rifiuti, plastica degradata, tessuto degradato ed inoltre una cartuccia di fucile da caccia ( è stato segnalata anche la presenza di amianto, purtroppo residui di industrie insalubri) , purtroppo in una zona frequentata e spesso battuta da volontari che desiderano mantenere il parco e le rive sicuri e puliti.
Quanto di questo materiale va ad inquinare il mare in cui in estate facciamo il bagno? E quanta plastica finisce per frammentarsi e finire nel pesce che poi mangiamo? Domande su cui il progetto europeo vuole farci riflettere e che, perché no, potrebbero farci modificare le nostre azioni quotidiane.
I dati finali verranno raccolti e caricati dai ragazzi del D’Annunzio in un apposito sito web, per poi essere elaborati dagli scienziati del CNR ed aggiornati qui: plastic-pirates.eu/it/socialwall
Per ulteriori informazioni si può consultare il sito web dell’iniziativa.