Ripensare il progetto di riqualificazione della ex fiera per valorizzare il patrimonio arboreo
Sacrificare un grande numero di tigli sani, in piena crisi climatica e con una qualità dell’aria non sempre buona, è poco lungimirante
Riqualificare l’area della ex fiera senza sacrificare il patrimonio arboreo: per il circolo Legambiente “Fabiano Grizzo” di Pordenone, questa dovrebbe essere la priorità dell’amministrazione comunale. Nell’attuale contesto di crisi climatica, ma anche considerando la qualità dell’aria in città, la presenza di alberi sani dovrebbe rappresentare un aspetto qualificante per un progetto al passo con i tempi, capace di guardare al futuro.
Dopo aver seguito con attenzione la presentazione in streaming sabato mattina, l’associazione ambientalista non può non notare che la descrizione dell’intervento sul verde è passata decisamente in secondo piano rispetto allo spazio dato alla definizione della nuova struttura e alle ridondanti sottolineature della polemica con i detrattori. È stato più volte affermato che i tigli verranno sostituiti con alberi di uguale dimensione, il che appare poco realistico.
Sebbene sia stato sottolineato che i lavori del verde avranno un budget dedicato e pari dignità, resta l’impressione che il progetto sia stato elaborato pensando solo all’edificio, senza considerare il verde che lo circonda. Per Legambiente, in alcuni casi, tagliare alberi è necessario ma si dovrebbe fare tutto il possibile per evitare il sacrificio di piante sane. Il nuovo progetto di riqualificazione doveva mettere in primo piano la tutela del patrimonio arboreo, da considerare non come un ostacolo alla realizzazione di un intervento slegato dal suo spazio esterno.