Uccisa Orsa Amarena. Legambiente si costituirà parte civile contro il responsabile
“Uccisa a fucilate l’orsa Amarena
nel Parco nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise”
L’uomo che ha sparato è stato individuato e fermato dai Guardiaparco alla periferia di San Benedetto dei Marsi. Legambiente si costituirà parte civile contro il responsabile dell’uccisione dell’orsa Amarena
L’orsa Amarena, divenuta ormai quasi un simbolo del Parco Nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise è stata uccisa a fucilate questa notte. A comunicarlo è stato lo stesso Ente Parco. Solo pochi giorni fa l’orsa Amarena, madre di Juan Carrito, morto investito da una automobile, era stata immortalata mentre attraversava la strada a San Sebastiano dei Marsi con i suoi due cuccioli, a pochi metri da residenti e turisti. L’episodio è un fatto gravissimo, che arreca un danno enorme alla popolazione che conta una sessantina di esemplari, colpendo una delle femmine più prolifiche della storia del Parco. Ovviamente non esistono motivazioni di nessuna ragione per giustificare l’episodio visto che Amarena, pur arrecando danni ad attività agricole e zootecniche, sempre e comunque indennizzati dal Parco anche fuori dai confini dell’Area contigua, non aveva mai creato alcun tipo di problema all’uomo. Per Legambiente: “Chi ha deliberatamente ucciso l’orsa Amarena non ha nessuna giustificazione e non può accampare nessuna scusa, perché ha scelto di sparare a un animale protetto e a rischio di estinzione per proteggere delle galline che generalmente finiscono in pentola. Una scelta che non è stata condizionata da una situazione di rischio perché l’orsa Amarena non ha mai nemmeno simulato aggressioni verso le persone, né giustificabile dalla perdita di un patrimonio economico perché il Parco nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise avrebbe risarcito come da prassi anche questa irrisoria perdita del costo delle galline. Si tratta di un atto volontario, grave e ingiustificabile che richiama tutti alla massima responsabilità e al continuo impegno per migliorare la coesistenza della fauna selvatica con le comunità locali. La coesistenza è una scelta consapevole delle popolazioni marsicane e appenniniche su cui non si faranno passi indietro. Fatti come questi sono un danno per l’intera comunità abruzzese e non devono essere tollerate, anche per questa ragione Legambiente si costituirà parte civile contro il responsabile dell’uccisione dell’orsa Amarena” – dichiarano Antonio Nicoletti, responsabile nazionale Biodiversità e Aree protette e Giuseppe Di Marco, presidente regionale.