Life MUSCLES in fiera a Pordenone
Riciclo delle calze usate per l’allevamento delle cozze e sperimentazione di quelle biodegradabili e compostabili.
Innovazione circolare che protegge il mare e l’economia del settore: per i mitilicoltori un risparmio del 50% sull’acquisto delle reti
Il seminario di Life MUSCLES alla Mostra Convegno internazionale su acquacoltura, algocoltura e industria della pesca, AquaFarm.
QUI il video ufficiale di progetto | QUI le foto
Economia circolare vista mare, grazie a un impianto di riciclo che riduce la plastica dando nuova vita alle calze usate per l’allevamento delle cozze. È montato su un container, quindi a disposizione dei mitilicoltori che potranno sperimentarlo vicino ai loro allevamenti e portare a riciclo fino a 300 kg di calze (o reti) al giorno. E poi calze in biopolimero biodegradabile e compostabile, perché questi strumenti fondamentali per la mitilicoltura possano avere un minore impatto sull’ecosistema marino in caso di dispersione. Le due azioni del progetto europeo Life Muscles, sono state al centro del seminario per i mitilicoltori, organizzato da A.M.A Associazione Mediterranea Acquacoltori e Legambiente, che si è tenuto durante la Fiera AquaFarm di Pordenone.
Ogni anno in Italia si producono circa 80.000 tonnellate di cozze e per allevarle si usano almeno 1.300 tonnellate di reti tubolari in polipropilene, che corrispondono a 20 grammi per metro lineare. Per produrre 1 kg di cozze si utilizza 1 metro di rete, il che vuol dire che in un anno si srotolano 65.000 km di reti, praticamente 1.6 volte il giro del mondo. Il polipropilene, così come gli altri materiali polimerici usati nel quotidiano e anche per l’acquacoltura, se disperso nell’ambiente necessita di centinaia di anni per mineralizzarsi. E sono ormai note le conseguenze delle microplastiche sugli organismi acquatici, delle macroplastiche ingerite dai pesci o delle reti fantasma. Una raccolta più efficace, il riciclaggio e l’introduzione di materiali biodegradabili e compostabili possono essere una soluzione.
Durante il ciclo di vita della cozza, dal seme fino al raggiungimento della taglia commerciale, le reti vengono sostituite almeno due volte in un anno e, poiché l’operazione si compie in mare, una parte di queste può sfuggire al recupero o disperdersi accidentalmente, anche a causa di eventi atmosferici estremi che sono sempre più frequenti.
Per far fronte a questo problema, la squadra di LIFE Muscles ha realizzato l’impianto mobile di riciclaggio che entro la primavera verrà posizionato presso l’area pilota del Nord del Gargano, a Cagnano Varano, in provincia di Foggia, ma poi sarà a disposizione degli allevamenti di tutta Italia che vorranno ridurre in modo sensibile l’immissione nell’ambiente di nuovo polipropilene, ma anche godere di un notevole risparmio sui costi di acquisto.
Il costo delle retine, infatti, oggi è pari a circa 4 centesimi al metro, con una spesa totale per il comparto che raggiunge i 2,6 Milioni di euro all’anno.
“Abbiamo calcolato per i mitilicoltori, un risparmio di circa il 50%, senza considerare quello dovuto ai costi di smaltimento che è pari a circa 20 centesimi al chilo”. Loris Pietrelli è responsabile scientifico del progetto per Legambiente e nel suo intervento al seminario di Pordenone, ha sottolineato che “spesso è difficile ottenere la sostenibilità economica insieme a quelle ambientale e sociale, ma in questo caso crediamo che sia possibile, costruendo una necessaria consapevolezza per cambiare il modo di agire”.
Oltre alle attività di riciclo, durante l’evento, si è parlato anche della sperimentazione che è in corso nel golfo di La Spezia, dove la Cooperativa Mitilicoltori Associati, sta allevando i suoi muscoli (è così che si chiamano le cozze in Liguria) in calze di biopolimero biodegradabile e compostabile, che contribuiscono alla mitigazione del rischio ecologico in caso di dispersione accidentale.
Ridurre la diffusione delle plastiche in mare, risparmiare sui costi di acquisto delle reti per l’allevamento dei mitili, collaborare con altri produttori, autorità portuali, amministratori e associazioni per creare un sistema virtuoso e rendere più sostenibile il lavoro dei mitilicoltori: queste sono alcune delle opportunità condivise con i partecipanti al seminario di AquaFarm e hanno già suscitato interesse e richieste di sperimentazione.
Il progetto, finanziato dal programma LIFE della Commissione Europea, completa le due azioni principali con monitoraggi, attività di sensibilizzazione della comunità e attività concrete di coinvolgimento, fondamentali per accrescere la consapevolezza su questa particolare emergenza ambientale.
I prossimi seminari informativi dedicati ai mitilicoltori si terranno in Liguria, Sardegna, Campania, Emilia-Romagna, Puglia, Marche e Veneto.
Le tappe dell’impianto mobile di riciclo dopo Cagnano Varano saranno La Spezia (per il trattamento delle calze in biopolimero), Emilia-Romagna, Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Croazia e Slovenia.
Life MUSCLES (Life MUssel Sustainable production (re)cyCLES) è coordinato da Legambiente e conta tra i partner: Università di Bologna; Università La Sapienza di Roma (Dipartimento di Chimica); Università di Siena; Associazione Mediterranea Acquacoltori (AMA); Novamont; Rom Plastica; Società Agricola Ittica Del Giudice (Gargano); Cooperativa Mitilicoltori Associati (La Spezia). www.lifemuscles.eu
Qui il Comunicato stampa in PDF: CS – Life Muscles AquaFarm_PN
L’Ufficio Stampa
Brigida Stanziola | 3470180860 | info@lifemuscles.eu
Martina Bellucci per il circolo Legambiente di Pordenone