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Zanzare, spruzzare pesticidi non è risolutivo

Zanzare, spruzzare pesticidi non è risolutivo

Le zanzare sono un problema sempre più grosso per la collettività ma anche l’utilizzo di pesticidi nei luoghi frequentati dai nostri figli desta forte preoccupazione. Secondo gli esperti la migliore soluzione è l’utilizzo di prodotti larvicidi nei ristagni di acqua dove le zanzare tigre si riproducono. Ricordiamo che le zanzare tigre non si riproducono nelle pozze d’acqua popolate da anfibi e altri organismi acquatici ma preferiscono le caditoie, i tombini e altri ristagni d’acqua temporanei. Per conoscenza alleghiamo il link a un articolo del museo di Storia Naturale di Trieste: https://museostorianaturaletrieste.it/zanzare-cosa-fare-per-averne-di-meno/.

Inoltre di seguito la parte di un post del Sindaco di Staranzano Marco Fragiacomo:
“Un piano di lotta integrata alla zanzara dovrà perciò iniziare in primavera, con una prima fase che include:
a) sensibilizzazione/informazione dei cittadini;
b) prosieguo dei trattamenti larvicidi nei tombini/caditoie della rete fognaria del Comune e in altre superfici con ristagni d’acqua;
c) impegno dei cittadini nel sfavorire la riproduzione delle zanzare (vedere i materiali divulgativi indicati)
d) Nel ricevere e usare i kit larvicidi da utilizzare in ambienti privati.

Qualora i cittadini volessero ad esempio fare una grigliata in giardino, sarà consigliato l’uso di insetticidi da giardino o repellenti, anche da spargere sul corpo ma il Comune potrà fare direttamente ben poco.
Si ribadisce invece che l’uso di adulticidi è sconsigliato dalle linee guida in chiave preventiva. La lotta adulticida è un mezzo necessario qualora sia in corso un’epidemia di cui le zanzare sono vettori o quando vi sia un rischio di sua insorgenza, sulla base delle indicazioni dell’Azienda Sanitaria competente (Asugi).
Al di fuori delle situazioni di emergenza sanitaria in atto, la lotta agli adulti è considerata solo in via straordinaria, inserita all’interno di una logica di lotta integrata e mirata su siti specifici, nel caso in cui i livelli di infestazione abbiano superato la ragionevole soglia di sopportazione, sempre previo parere dell’Azienda Sanitaria”.