Motocross in spiaggia. Se la Sindaca di Lignano preferisce i colibrì “cattivi”…
Non so se l’attuale Sindaca di Lignano conosca l’apologo ambientalista del colibrì che si batte contro l’incendio della foresta. Forse non ne hai mai nemmeno sentito parlare, dato che appartiene ad uno schieramento politico che, anche davanti all’evidenza delle conseguenze del riscaldamento globale, continua ostinatamente a parlare di semplice “maltempo” o di “fenomeni atmosferici intensi”, ignorando quello che ormai secondo il 99% degli scienziati ne è in realtà la vera causa.
Bene, per lei e per coloro che non conoscessero questa “fiaba”, la riassumo in poche parole: mentre tutti gli animali scappano per salvarsi dall’incendio appena scoppiato, il piccolo colibrì è l’unico che si muove in direzione contraria, portando nel becco qualche goccia d’acqua con lo scopo di aiutare a spegnere il fuoco. Agli animali più grandi e possenti di lui, come l’elefante ed il leone, che lo deridono e gli chiedono sarcastici “cosa credi di fare?”, l’uccellino risponde deciso: “io faccio la mia parte!”
Cambiare stili di vita, rinunciare a delle abitudini che nuocciono all’ambiente e non hanno niente di indispensabile, dare il proprio contributo ed il buon esempio per fermare i cambiamenti climatici sono le cose che sentiamo dire da tempo dai meteorologi, dagli esperti, sù sù fino al Santo Padre, Papa Francesco. Ora la Sindaca di Lignano – che, a quanto si legge sulla cronaca di lunedì 1 dicembre, avrebbe autorizzato l’utilizzo (gratuito?) di un tratto di spiaggia per le evoluzioni degli appassionati di motocross – potrà anche dire che il contributo delle emissioni clima-alteranti di qualche decina di motociclisti è talmente modesto rispetto alla complessità del problema, da non destare alcuna preoccupazione. Quello che però non potrà negare è la forte negatività del messaggio che questi “appassionati” trasmettono dal punto di vista culturale. E’ come se dicessero, a chi rinuncia per propria scelta all’utilizzo dell’auto in favore dei mezzi di trasporto pubblici, a chi si impegna per ridurre i rifiuti o ai giovani dei “Friday For Future” preoccupati per il futuro che li aspetta sul nostro Pianeta: “chi se ne frega!”. Insomma si comportano come dei “colibrì cattivi”, che invece di gettare sul fuoco l’acqua, buttano qualche goccia di benzina.
Ecco, da un’Amministratrice di una cittadina che, insieme a Latisana, teme di venire prima o poi sommersa da una piena del Tagliamento e invoca solidarietà dalle comunità situate più a monte, pretendendo la realizzazione di discutibili opere in altre parti del territorio, forse sarebbe corretto aspettarsi un diverso atteggiamento, se non altro perché il possibile sversamento accidentale di olio o carburante sulla sabbia, il rischio di incidenti anche gravi ai quali questo sport ci ha abituato, oltre all’inquinamento acustico ed al disturbo, non sembrano certo utili ai giovani, all’ambiente, né un bel biglietto per i turisti, che, a maggior ragione nei mesi invernali, raggiungono la località alla ricerca di un po’ di pace e aria buona. Vale la pena sacrificarle per il “divertimento” di pochi?
Tolmezzo, 3 dicembre 2024
Marco Lepre | Circolo della Carnia-Val Canale