Iniziativa in favore della ricostruzione dei boschi del Carso più colpiti dagli incendi
Su iniziativa di Legambiente e del Servizio regionale Biodiversità, il 9 novembre c’è stato un incontro presso la stazione forestale di Trieste (Opicina) per verificare l’ipotesi di integrare le organizzazioni di volontariato in un piano di monitoraggio e di contrasto all’invasione di ailanto nei boschi del Carso più colpiti dagli incendi dell’estate scorsa.
Abbiamo coinvolto nell’iniziativa altri gruppi e associazioni che nei mesi scorsi hanno manifestato interesse a svolgere attività di supporto per la ricostituzione delle aree boscate (Associazione Rosmann, Rotaract, gruppo Erasmus università di Udine, associazione Foce del Tagliamento).
Si tratta di una vera emergenza, che rischia di sconvolgere il paesaggio e di compromettere la biodiversità di vaste aree del Carso, se non si interviene tempestivamente e con grande dispiego di forze umane.
Parliamo di un progetto di Citizen Science in collaborazione con la Regione, che potrebbe avere degli sviluppi ulteriori nella nostra capacità di incidere sulle politiche di gestione forestale regionale. A tale proposito una delegazione di Legambiente ha avuto anche un incontro con il direttore regionale della Direzione delle Foreste, il quale si è reso disponibile a collaborare per costruire un progetto pilota di rinaturalizzazione di boschi del Carso in stato di abbandono. Invitiamo i circoli, soprattutto quelli più direttamente interessati, a ricercare e segnalare le amministrazione comunali interessate a realizzare un progetto di di questo genere, con l’obiettivo di aumentare la resilienza dei boschi nei confronti del cambiamento climatico e degli incendi e di valorizzare il patrimonio forestale sotto il profilo agro-silvo-pastorale e turistico in collaborazione con gli operatori privati presenti sul territorio.
Tornando al progetto che possiamo chiamare “emergenza ailanto”, Legambiente FVG sostiene l’iniziativa e invita i circoli a partecipare con i propri soci e a sensibilizzare e coinvolgere le comunità locali e le scuole con le quali collaborano e non solo.