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Volontari di Legambiente al lavoro in Friuli

Dopo Preone, a breve un “Campo” nel Parco delle Dolomiti Friulane

Si ripropone anche quest’anno l’esperienza dei Campi di Volontariato, la collaudata formula che unisce vacanza, lavoro e “scoperta” del territorio, che Legambiente organizza nella nostra regione fin dal 1998.

Da poco si è concluso a Preone, in Carnia, un “Campo” riservato agli under 18, mentre tra qualche settimana sarà la volta di Montereale Valcellina, nel Parco delle Dolomiti Friulane, dove un gruppo di volontari adulti sarà impegnato in lavori di pulizia del sito in cui sorgeva il vecchio castello. Dopo ferragosto, invece, è prevista un’analoga iniziativa a cavallo tra la Carnia e il Canal del Ferro.
A Preone, uno dei Comuni più piccoli della nostra montagna, sono stati ospitati nelle scorse settimane tredici ragazzi, di età compresa tra i 15 e i 17 anni, provenienti da quattro diverse regioni: Lombardia, Emilia Romagna, Veneto e Puglia.
I giovani, alloggiati presso il villaggio Vacanze “Melaria” e completamente autonomi per quanto riguarda la preparazione dei pasti e il soggiorno, sono stati impegnati per alcune ore ogni giorno nella pulizia e nella manutenzione di sentieri e percorsi di fondovalle, armati di tronca-rami, decespugliatore, rastrelli e picconi. In particolare, l’intervento dei volontari, seguiti e coordinati dai responsabili dell’associazione ambientalista, ha riguardato il sentiero naturalistico e paleontologico “Lunas”, la mulattiera di accesso al paese e un sentiero che conduce al campo sportivo.
Il tempo libero dagli impegni di lavoro è stato dedicato alle visite sotto la guida di esperti, alle attività ludico sportive presso il Campetto di Preone e alle escursioni in montagna.
Oltre alla Mostra “Preone 200 milioni di anni”, ospitata a Palazzo Lupieri, sono stati visitati anche la Valle di Sauris, con immancabile assaggio del suo “gioiello” gastronomico, il prosciutto affumicato e il borgo medievale di Venzone con il museo “Tiere Motus”, occasione per riflettere sulla esemplare esperienza friulana e confrontarla con la realtà, senz’altro meno felice, che sta vivendo la città dell’Aquila.
Negli ultimi giorni i giovani volontari hanno incontrato i loro coetanei carnici, partecipando all’allestimento della manifestazione/concerto “Cjargnalive” e salito la cima della Creta di Timau, riflettendo sull’assurdità delle guerre e la bellezza della natura minacciata da alcuni interventi dell’uomo.
L’iniziativa è stata possibile grazie alla collaborazione con la locale Amministrazione Comunale e, per la prima volta, al contributo finanziario della Regione, che ha riconosciuto l’importanza di questa iniziativa anche in chiave turistica.

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