Legambiente sul centro commerciale di via Terza Armata: basta consumo di suolo!
Gorizia, comunicato stampa, 25 agosto 2016
Legambiente sul centro commerciale di via Terza Armata: basta consumo di suolo!
8 metri quadrati al secondo! E’ la superficie di aree agricole che ogni secondo viene coperta di cemento in Italia per far spazio a case, centri commerciali e strade. Si tratto di un dato allarmante ufficiale fornito dall’Istituto Superiore per la Ricerca e la Protezione Ambientale (ISPRA) che restituisce tutta la gravità di questo fenomeno.
E anche la nostra Regione si pone fra le più cementificate d’Italia! Il centro commerciale di via Terza Armata (da 30 ettari!) è nel piano regolatore da ben 15 anni, ma se ne parla addirittura dalla fine degli anni ‘90 ma non è mai stato realizzato. Pensare di procedere alla sua costruzione, anche se per lotti, è oramai anacronistico. I dati dicono che il mercato è già saturo soprattutto a fronte dell’alta concentrazione di spazi commerciali nel goriziano (IKEA, Supernova, Qlandia, Emisfero, possibile recupero dell’Ipercoop di Gradisca).
Il centro commerciale con quelle dimensioni sarà quasi con certezza un altare al consumo di suolo. Su questo tema Legambiente ha avuto modo a più riprese di ribadire che in città abbiamo importanti spazi che attendono di essere convertiti/riqualificati, fra cui 19 ettari di aree militari, l’ex manifattura tabacchi, l’area del mercato coperto, per non parlare di tutta l’area confinaria in gran parte in disuso. Riteniamo pertanto che l’area commerciale di via Terza Armata vada doverosamente stralciata dal Piano Regolatore, perché se dopo 15 anni non si è fatto nulla vuol dire che non è fattibile.
Chiediamo agli amministratori di fare una seria riflessione su quante aree libere effettivamente sfruttabili (ovvero di pianura) restano a Gorizia, in quanto le aree urbanizzate da sole occupano quasi la metà della superficie comunale, i boschi il 24% e il resto sono zone rurali. Vogliamo continuare a cementificare all’infinito quel che resta? Questo sarà sicuramente un tema con cui dovranno confrontarsi i candidati sindaco alle elezioni della primavera prossima. Inoltre a settembre partirà la campagna europea “People for soil” sostenuta dalle principali organizzazioni ambientaliste e dove mediante una petizione si chiederà all’Unione Europea di dotarsi di una direttiva per l’azzeramento del consumo di suolo.