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Ecosistema Urbano 2023 – Pordenone

Ecosistema Urbano 2023 – Pordenone
30 ANNI DI ECOSISTEMA URBANO – BREVE COMMENTO AI DATI DI PORDENONE

Pordenone quest’anno si pone al 3° posto della classifica nazionale, con un valore del 81% rispetto al 100% che rappresenta il tasso di sostenibilità della città ideale assunto da Ecosistema Urbano.
Rispetto al 7° posto dello scorso anno e al 5° del 2021 Pordenone riprende il 3° posto conquistato nel 2020, anche grazie all’assegnazione di due bonus per politiche particolarmente innovative riguardanti il recupero e gestione acque e l’energia.
Un risultato quindi decisamente positivo che la pone in vetta alla classifica nazionale dopo Trento e Mantova con un tasso inferiore di soli 4,5% alla prima classificata.

Analizzando i dati, i valori migliori sono:
– decremento dei consumi idrici domestici con una contrazione dell’8,3% rispetto all’anno precedente, anche se permangono superiori alla media italiana;
– lieve diminuzione della dispersione della rete idrica che conferma il dato già eccellente a livello nazionale;
– forte diminuzione della produzione pro capite di rifiuti urbani, che registra il dato migliore degli ultimi nove anni, anche se il valore di 493 kg è ancora lontano dal valore obiettivo simbolico stabilito nel rapporto di 1 kg al giorno per abitante;
– incremento dall’85,3% dello scorso anno all’attuale 86,9% della raccolta differenziata, che conferma l’eccellenza del dato di Pordenone, secondo a livello nazionale;
– incremento del 50% dei passeggeri /abitanti del servizio di trasporto pubblico, anche se con valori decisamente inferiori a quelli prepandemici; in leggero aumento è l’offerta di trasporto pubblico, calcolata in chilometri percorsi dai mezzi per ogni abitante residente;
– lieve aumento dell’estensione dei percorsi ciclabili ed in generale delle infrastrutture a supporto della ciclo-mobilità, miglior dato a livello regionale; sostanzialmente immobile è l’estensione delle isole pedonali mentre elevato è il nuovo dato dell’estensione delle zone a traffico limitato;
– sostanzialmente immutato il dato sulla dotazione di verde fruibile in area urbana comunque tra i migliori del rapporto;
– una buona dotazione di energie rinnovabili in termini di solare termico e fotovoltaico su strutture pubbliche (il miglior dato a livello regionale e settimo a livello nazionale);
– leggero miglioramento del dato sull’efficienza di uso del suolo.

Invece le criticità, sono:
– deciso peggioramento dei valori di biossido di azoto (NO2), incrementati del 8,1% rispetto all’anno precedente, e delle polveri sottili (PM10), in controtendenza rispetto al miglioramento dello scorso anno, e leggero incremento delle polveri sottili (PM2,5);
– deciso andamento negativo anche dei valori di ozono (O3) che fanno registrare l’incremento degli sforamenti della soglia di protezione della salute umana (fissata a 25 giorni all’anno): da 30 dello scorso anno ai 52;
– peggioramento (da 70 a 71) del già elevato tasso di motorizzazione, tra i più alti d’Italia e d’Europa;
– quasi dimezzato il dato sulla disponibilità di alberi in aree di proprietà pubblica ogni 100 abitanti rispetto alla precedente rapporto di Ecosistema Urbano (il dato potrebbe però derivare da una non univoca interpretazione da parte dei Comuni, come si rileva anche in altri casi analizzati).

Legambiente Pordenone ritiene che, nonostante l’ottima performance registrata dal rapporto Ecosistema Urbano 2023, si deve e si può fare di più, a partire dalla riduzione delle emissioni, con particolare attenzione a quelle climalteranti, con azioni che comprendano la promozione della mobilità sostenibile e l’incremento del patrimonio arboreo.

Considerando i nuovi limiti da raggiungere entro il 2030 sulla base della revisione della Direttiva sulla qualità dell’aria proposta dalla Commissione ambiente del Parlamento europeo Pordenone dovrebbe ridurre la concentrazione del biossido di azoto (NO2) del 28,5% e di oltre il 60% se si considera il valore obiettivo posto a tutela della salute pubblica dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS). Analogamente per le polveri sottili (PM 2,5) la riduzione dovrebbe essere rispettivamente del 37,5% e del 68,8%.

Si può ottenere di più, anche se molto è stato già fatto, anche in termini di gestione dei rifiuti valorizzandone ulteriormente la circolarità e abbandonando le ipotesi di nuovi termovalorizzatori che, a nostro avviso, non trovano giustificazione rispetto al sottoutilizzo degli impianti già esistenti.
Le sfide che ci attendono per migliorare la qualità e la resilienza del sistema urbano e l’adattamento ai cambiamenti climatici richiedono una ulteriore forte azione da parte dell’Ente locale e dell’intera comunità.
I risultati di Ecosistema Urbano non tengono conto naturalmente della progettualità futura: con il nuovo Polo Young in ex fiera e il taglio di alberi sani, la città di Pordenone sembra guardare a un modello passato, senza considerare l’attuale contesto di crisi climatica e l’esigenza di tutelare il verde negli spazi urbani.

questo link il comunicato stampa nazionale e il dossier Ecosistema Urbano completo.

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