Tappa finale della campagna “Free Tagliamento”

Sabato 20 settembre a Ragogna si svolgerà la tappa finale della campagna FREE TAGLIAMENTO per esplorare, conoscere e difendere il grande fiume friulano. “Tagliamento: ultimo fiume naturale sulle Alpi?” è il titolo del seminario conclusivo del percorso delle associazioni ambientaliste, dalla foce alle sorgenti, tra minacce, opportunità e aspetti da valorizzare.
Giunge al termine con un seminario sabato 20 settembre, dalle 9:30 alle 13 al Castello di Ragogna, la campagna Free Tagliamento. L’iniziativa in sette tappe, iniziata il 22 marzo, Giornata mondiale dell’acqua, ha portato i partecipanti a esplorare il fiume che attraversa il Friuli, dalla foce all’alto corso, imparando a conoscerne le caratteristiche, il valore e le minacce, grazie al coinvolgimento di scienziati, tecnici, attivisti, artisti. Una comunità in movimento che, con l’evento conclusivo, intende condividere gli spunti emersi in questi mesi, a proposito del futuro del “Re dei fiumi alpini”, come viene chiamato il Tagliamento. Ma nel titolo del seminario c’è un interrogativo: il corso d’acqua friulano è sicuramente uno dei più selvaggi delle Alpi, ma la sua naturalità, in molti tratti, è compromessa e minacciata.
Darà avvio al seminario, sabato mattina, proprio un intervento riassuntivo del percorso della coalizione Free Tagliamento dalla foce alla sorgente, a cura di Alessandro Ciriani, di Legambiente FVG. A seguire, Andrea Goltara, direttore del Centro italiano per la riqualificazione fluviale – CIRF, farà un approfondimento sul Regolamento europeo per il ripristino della natura, la Nature Restoration Law, e le opportunità per migliorare la gestione dei fiumi. Farà inoltre il punto sulle audizioni dei “dodici esperti” da parte dell’Autorità di bacino Alpi Orientali in relazione ai progetti di casse d’espansione nel medio corso, seguito da Silvia Simoni e Alice Iori, di Mountan-eering srl, che discuteranno di possibili interventi alternativi di mitigazione del rischio di alluvioni. Anna Brusarosco, ricercatrice dell’Università di Udine, illustrerà il ruolo del ripristino della natura nell’esperienza dei contratti di fiume in Friuli-Venezia Giulia. Pietro Boniciolli del WWF FVG si concentrerà sul passaggio, con molte criticità e aspetti ancora non chiari, dal deflusso minimo vitale al deflusso ecologico nel caso del Tagliamento. Di gestione sostenibile dei sedimenti, sulla base degli obbligatori programmi di gestione dei sedimenti, tratterà Simone Bizzi dell’Università di Padova, spiegando perché il più delle volte i prelievi di sedimenti creano più danni che benefici e non aiutano la difesa dal rischio alluvionale, a differenza di ciò che si pensa comunemente. Legambiente FVG e CIRF presenteranno poi alcune proposte per la promozione della cultura scientifica, come l’istituzione di un osservatorio sulle acque nell’alto corso del Tagliamento e un centro di documentazione. Tra le proposte, c’è anche quella del ripristino della connettività sul fiume Fella, affluente del Tagliamento, sviluppata nell’ambito di un progetto finanziato dal Programma Open Rivers. A conclusione, sono stati invitati a portare il loro punto di vista gruppi e comitati. Hanno confermato la loro partecipazione il comitato Noi siamo Tagliamento e quello per la difesa del Lago di Cavazzo. Altri hanno declinato l’invito. A seguire interventi non programmati.
Free Tagliamento è una campagna di Legambiente FVG, WWF FVG, Lipu FVG, Centro italiano per la riqualificazione fluviale – CIRF e l’associazione Foce del Tagliamento, sostenuta dal brand Patagonia, per chiedere che il “re dei fiumi alpini” continui a scorrere libero.
Info: www.freetagliamento.org