Puliamo il Mondo: dai rifiuti, dalle guerre, dall’ignoranza e…dall’imbecillità!
L’ultimo fine settimana è stato particolarmente intenso e ricco di soddisfazioni per il circolo della Carnia e del Canal del Ferro. Mentre in alcune località si svolgevano le ultime sagre dell’estate, l’impegno di Legambiente si è concentrato infatti nelle attività di Puliamo il Mondo e nelle iniziative promosse in collaborazione con l’ANPI in ricordo dell’80° anniversario della Zona Libera della Carnia.
Venerdì 20, come ormai avviene da oltre un decennio, protagoniste sono state le Scuole Primaria e Secondaria di Primo Grado di Forni di Sopra. Grazie all’adesione dell’Amministrazione Comunale, la prima parte della mattinata ha visto alunni ed insegnanti alle prese con la raccolta di rifiuti (in prevalenza mozziconi di sigaretta) nella zona dei Laghetti e del Centro Sportivo.
Successivamente, con il rientro in classe, i più piccoli hanno potuto assistere alla proiezione del cartone “FantaEcoFiaba”, mentre i ragazzi delle Medie hanno visto un filmato sullo stato dei Ghiacciai delle Alpi e avviato una riflessione sulla relazione tra cambiamenti climatici e produzione dei rifiuti. In particolare si è parlato delle perdite e degli sprechi agricoli ed alimentari, al terzo posto tra le cause di emissione di gas climalteranti.
Domenica 22, a Moggio Udinese, grande successo per la prima edizione di “Puliamo il Mondo” con la partecipazione di varie associazioni locali, del Gruppo Scout e della Farmacia San Gallo. Presenti la Sindaca Martina Gallizia e vari Assessori, oltre una novantina di persone hanno partecipato alla “Passeggiata ecologica”, suddividendosi in gruppi lungo quattro percorsi.
Significativa la raccolta differenziata che è stata portata a termine, con premio finale a base di pastasciutta per tutti i partecipanti.
Sempre domenica si è svolta la seconda tappa di “Impronte di Libertà”, le camminate sui sentieri dei partigiani che, in questa occasione, ha preso le mosse da Passo Rest. Preceduta dall’azione scenica “2ª assemblea. Sulle spalle delle donne”, con l’intervento di Stella Di Toma e Linda Zennaro, per il testo e la regia di Sara Alzetta, l’escursione si è avviata verso Casera Rest con la partecipazione di una quarantina di persone. Dopo circa due ore di cammino, intervallate dagli interventi della guida naturalistica Nicola Ceschia, gran parte degli escursionisti ha raggiunto la vetta del Monte Rest a 1780 metri di altitudine, godendo del panorama sulla Valle del Tagliamento a Nord e sulla valle di Tramonti e la pianura pordenonese a Sud. Passo Rest veniva utilizzato dalle donne, durante il periodo di accerchiamento della Carnia nel 1944, per l’approvvigionamento, soprattutto di farina, scambiata con legna e altri prodotti della montagna.
Mentre anche nel giorno precedente, ad Ampezzo, il Convegno dell’ANPI aveva permesso di approfondire varie vicende legate all’esperienza della Repubblica Partigiana ed alla dura repressione seguita nell’autunno e nell’inverno da parte dei tedeschi e dei cosacchi alleati di Hitler, a Tolmezzo, in occasione della Festa della Mela, si verificava un fatto a dir poco sgradevole.
L’associazione dei “Falchi della Carnia”, che pratica il “soft-air” – uno “sport” in cui i praticanti, vestiti con divise e caschi militari, armati di fucili, mitra e mitragliatrici in tutto simili a quelli veri, ma che sparano “innocui” proiettili di gomma, “giocano” rincorrendosi e sparandosi per i boschi – non aveva niente di meglio da fare che esporre, nel loro stand, un’autoblindo con le insegne della Wehrmacht.
Ci sembra particolarmente grave che, in un periodo in cui siamo tutti quotidianamente turbati da terribili immagini e notizie di guerra, ci siano associazioni e personaggi che si divertono ad esercitarsi in uno “sport” del genere e si compiacciano per le migliaia di proiettili sparati nel piccolo “poligono di tiro” da loro allestito, dove hanno attratto anche molti bambini. Ancor più deprecabile che questo stand sia stato allestito a Tolmezzo, città insignita della medaglia d’argento proprio per la Resistenza della Carnia durante la Seconda Guerra Mondiale.